La serie di incontri partirà sabato 2 novembre alle 20:30 da Macarìa – Indie Bookshop & Bottega Culturale, in dialogo con Francesco Ciriolo. Domenica 3 novembre alle 19:00 l’autrice sarà al Madà Concept Store di Tricase, in collaborazione con la Libreria Idrusa di Alessano, per un’inedita conversazione con Michela Santoro, Valeria Bisanti, Gianna Petracca ed Elisa Maggio. Lunedì 4 novembre alle 19:30 negli spazi di Tagliatelle – Stazione Ninfeo a Lecce, Erica Mou sarà intervistata da Giulia Maria Falzea per una serata organizzata dall’associazione UASC, in collaborazione con Coolclub e Conversazioni sul futuro, nell’ambito del progetto Matrie, sostenuto dalla seconda edizione dell’avviso “Futura – La Puglia per la parità“, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Martedì 5 novembre alle 19:30, infine, incontro a cura dell’associazione L’Albero delle Parole nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto con la partecipazione di Gabriella De Luca. Nei giorni successivi la scrittrice sarà poi alla Libreria Il Ghigno di Molfetta (mercoledì 6 novembre – ore 20:00), nella Biblioteca di comunità di Fasano (giovedì 7 novembre – ore 18:00) e alla Libreria Ikigai di Conversano (venerdì 8 novembre – ore 19:30).
IL LIBRO
Quando è poco più che una ragazzina, sulla rampa di lancio della carriera che ha sempre desiderato, Erica viene costretta da sua madre, Lucia, ad ascoltare quello che ha da dirle, “Una cosa per la quale mi odierai”. La frase, pronunciata in cucina, un giorno che sembra uguale agli altri, porta Erica fuori strada. Teme si riferisca al suo spericolato progetto di andare a vivere con l’uomo che ama. Ma no, non è quello, magari fosse quello. Lucia, professoressa di matematica di 54 anni, le comunica di avere un tumore. Parte da lì, da quel momento in cui tutto comincia a finire, il racconto che Erica Mou fa della malattia di sua madre. Un racconto senza enfasi – lieve pure quando si fa amarissimo – che si appoggia sulle parole che la donna stessa, giorno dopo giorno, ha affidato al suo diario, per esorcizzare il dolore e la paura. Così oggi, in quel futuro immaginato che intanto è diventato presente, Erica trova il coraggio di leggerlo; di ripercorrere i nove mesi della malattia di sua madre proprio mentre vive i nove mesi che la renderanno mamma. In un dolente, tenero e perfino divertente scambio di voci, Erica ritroverà e riconoscerà Lucia, la sua Lusi, i pensieri che ha lasciato per lei, per suo padre Dino, e per suo fratello Mirto. Una collezione di ricordi che, come fiori, arricchiscono l’istantanea di una famiglia in jeans e maglietta nell’Italia agli albori del nuovo millennio. La promessa di non dimenticarsi.
L’AUTRICE