Rimane alta l’attenzione che i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce pongono quotidianamente nel contrasto al tanto odioso fenomeno legato allo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa volta a farne le spese è stato un giovane di nazionalità rumena arrestato a Squinzano nella serata di ieri poiché ritenuto presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ancora una volta, ad operare, sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina che, nella serata di ieri, hanno arrestato nella flagranza di reato un giovane appena 20enne, originario della Romania ma da anni residente in Italia. Per lui l’ipotesi accusatoria è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di specifico e mirato servizio di controllo del territorio effettuato nel comune di Squinzano, i militari hanno proceduto al controllo di una piccola utilitaria il cui conducente, alla vista della “gazzella”, si è dimostrato particolarmente nervoso e agitato tanto da destare particolarmente degli uomini dell’Arma. Presto svelate le ragioni del suo atteggiamento; il giovane era alla guida sebbene sprovvisto di patente perché mai conseguita.
Procedendo ad una più approfondita attività di controllo e sottoponendo il giovane ad una perquisizione personale e veicolare, i militari hanno scoperto che quello della mancanza della patente di guida non era il solo motivo dell’ingiustificato nervosismo che lo stesso aveva assunto. Infatti, nel corso delle operazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto 14 “cipollette” che il giovane custodiva occultate all’interno di una delle scarpe calzate e che successivamente è stato accertato contenessero sostanza presumibilmente stupefacente del tipo cocaina. Il prosieguo della perquisizione ha permesso di rinvenire nell’abitacolo dell’utilitaria, all’interno di un vano porta oggetti situato vicino alla leva del cambio, un sacchetto in cellophane contenente quasi 80 “cipollette” contenenti analoga sostanza per un peso complessivo di circa 36 grammi e la somma di oltre 450 euro in banconote di vario taglio,
ritenuta presunto provento di una possibile attività illecita di spaccio.