Domani e domenica a Lecce la prima della nuova produzione del Balletto del Sud, “Il Cigno”, spettacolo di ricostruzione e ricerca dedicato al coreografo russo Michel Fokine

Domani e domenica a Lecce la prima della nuova produzione del Balletto del Sud, “Il Cigno”, spettacolo di ricostruzione e ricerca dedicato al coreografo russo Michel Fokine

Per la chiusura della Stagione di Danza Inverno 2022-23 di scena al teatro Apollo di Lecce, Il Balletto del Sud presenta uno spettacolo di ricostruzione e ricerca dedicato al coreografo russo Michel Fokine ad 80 anni dalla morte.

Sabato 18 (ore 21) e domenica 19 febbraio (ore 18) sarà la volta de “Il Cigno”, nuova produzione del coreografo e regista Fredy Franzutti, nella sua tipica formula di arti integrate: teatro, musica, danza.

La figura di Fokine è essenziale e principale non solo nella storia della danza, ma con la sua presenza nei balletti Russi di Diaghilev – la nota e rivoluzionaria compagnia di Parigi – partecipa a quel fermento culturale ed evolutivo che coinvolge attraverso la danza le arti visive e la più intellettuale scrittura letteraria.

Fokine, erede della grande tradizione ballettistica classica russa, apporta significativi cambiamenti alle regole della coreografia tanto da essere considerato il primo coreografo al principio della modernità che si svilupperà dagli anni 30 del’900.

Lo spettacolo “Il Cigno” di Fredy Franzutti, direttore e coreografo della storica compagnia di danza pugliese, evoca nel titolo il più celebre assolo “La morte del Cigno” che Fokine creò nel 1901 per Anna Pavlova, la grande diva, e presenta i più significativi brani del suo repertorio: Les Sylphides, Carnaval, Petruska, Lo spettro della Rosa, L’uccello di Fuoco alcuni ricostruiti da Fredy Franzutti ed altri creati dal coreografo salentino in omaggio creativo a Michel Fokine.

Sarà lo stesso Fokine ad evocare il racconto, con degli interventi teatrali ideati dall’autore Walter Prete ed interpretati dall’attore Andrea Sirianni.

Le musiche de Il Cigno sono eseguite al pianoforte da Scipione Sangiovanni, vincitore di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali, uno dei pianisti della sua generazione ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nell’ambito della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique.

La produzione è ricca di costumi celebrativi dell’epoca ed alterna scene di gruppo ad assoli interpretati dai primi ballerini e solisti della compagnia, oggi considerata la migliore compagnia privata italiana – costituita da elementi provenienti da tutto il mondo – di un genere classico accademico, con i solisti Nuria Salado Fustè, Alice Leoncini, Alexander Yakovlev, Robert Chacon e Ovidiu Chitanu e il corpo di ballo.

Franzutti nella sua trentennale carriera ha accumulato un’importante esperienza nella ricostruzione di diversi “balletti perduti”, a partire dalla lunga collaborazione con la compagnia di balletto del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Carla Fracci, e con il Teatro dell’Opera di Sofia.

“Il Cigno” rientra nei progetti di ricostruzione e rievocazione del repertorio che il Balletto del Sud produce con in mente l’attenzione per le ricostruzioni filologiche e si avvale del patrocinio del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce che, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto nel settembre 2020, si è impegnato a sostenere le operazioni di recupero e diffusione della cultura ballettistica intraprese dal Balletto del Sud.

“A Franzutti va il merito, unico in Italia, di avere ricordato con questa iniziativa gli 80 anni dalla morte del coreografo dimenticati dalle compagnie degli enti lirici. Forte anche, Franzutti, di una compagine, il Balletto del Sud, in grado di affrontare lo stile speciale e unico di Fokine”. (Sergio Trombetta, giornalista e critico di danza).

Lo spettacolo sarà introdotto dalla conferenza “Fokine, il princìpi del balletto moderno” in programma domenica 19 febbraio alle ore 16.30, nella sala conferenze del Teatro Apollo, con l’intervento del giornalista e critico di danza Sergio Trombetta.