DISTURBI COMPORTAMENTO ALIMENTARE

PAGLIARO: “ANCORA FERMO IL CENTRO DI RICOVERO NELL’EX FAZZI. NUOVA AUDIZIONE E PRESTO UN SOPRALLUOGO”

“Si celebra oggi la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla per sensibilizzare sui DCA, i disturbi del comportamento alimentare. Ma in Puglia c’è poco da celebrare, perché ancora manca un centro di ricovero pubblico per i casi più gravi, quelli che rischiano la vita. Perché di DCA si muore. Sono due anni che mi batto contro il muro burocratico della sanità pubblica regionale e della Asl, contro i continui rinvii dell’attivazione del centro residenziale nell’ex ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un centro già pronto, ma che non parte.
Intanto, in Puglia i casi di DCA si moltiplicano, con un abbassamento drammatico dell’età d’insorgenza, perfino sotto i dieci anni. E resta inascoltato il grido di dolore delle famiglie di questi ragazzi colpiti da anoressia, bulimia ed altri disturbi gravi, una malattia del corpo e dell’anima aggravata dalla necessità di dover peregrinare per tutta Italia alla ricerca di una struttura che possa accoglierli e curarli adeguatamente, con enormi disagi e costi. Ed è un costo che grava anche sulla sanità pubblica pugliese, che sborsa dai 250 ai 50 euro al giorno per ciascun paziente ricoverato fuori regione.
Il Centro di ricovero di Lecce sarebbe dovuto partire entro il 2021 ma tutto è slittato. A luglio 2021, convocato in audizione in Commissione Sanità su mia richiesta, l’allora assessore Lopalco annunciò l’attivazione di un centro di ricovero temporaneo a San Cesario di Lecce con 16 posti letto, in attesa dell’avvio di quello definitivo nell’ex Fazzi. Ipotesi poi svanita nel nulla, mentre si continua a procrastinare la partenza del reparto a Lecce. L’attuale assessore Palese aveva assicurato lo stanziamento di 900mila euro per completare il centro e renderlo finalmente operativo. A giugno scorso il direttore generale dell’Asl Lecce annunciò l’avvio delle assunzioni di specialisti, infermieri, oss ed educatori dell’equipe medica, previste nel Piano triennale di fabbisogno del personale approvato dalla Regione Puglia. Sembrava ormai imminente l’avvio del reparto, e invece sono passati altri nove mesi e si continua ad attendere. Di certo c’è soltanto la sofferenza dei nostri ragazzi schiacciati dai disturbi gravi del comportamento alimentare e delle loro famiglie, che vivono problemi e disagi enormi per questa carenza assistenziale sul territorio. Alle promesse seguano fatti concreti: per questo ho chiesto una nuova audizione dei decisori politici e amministrativi in Commissione Sanità, e nel mio tour di ispezioni farò un sopralluogo anche nel Centro DCA dell’ex Fazzi che tarda ancora ad essere attivato”