Sono passati appena 10 giorni da quando il sindaco Salvemini ha annunciato che, in base ad un’attività di programmazione integrata, i pini instabili che insistono sul territorio comunale saranno presto sostituiti con altre essenze compatibili con l’ambiente urbano. Una sostituzione, a detta dell’Amministrazione, che va fatta a tutela dell’incolumità pubblica.
Ecco però spuntare oggi dei nuovi alberelli di pino nel cantiere della nuova piazzetta di via Cudazzo, angolo via Paladini. Qualcosa non torna. È superficialità? O pura incoerenza? Rimango esterrefatto innanzi a simili comportamenti.
Il pino ha un apparato radicale inadeguato alle città moderne, perché solleva l’asfalto e i mattoni. Sono piante pesanti tonnellate che crescono in uno spazio inadeguato e viene meno qualunque stabilità: il peso della chioma su radici mal ancorate tende a far crollare la pianta. Questo può avvenire non solo in condizioni climatiche avverse.
Pochi giorni fa in Commissione Consiliare Ambiente la stessa maggioranza ha sottolineato l’esigenza di eliminare addirittura tutti i pini dal verde urbano ma oggi arriva immediata la conferma che questi amministratori sono lontani anni luce da tutto quello che poi succede realmente in città.