“I valori ed il rispetto che lo sport esprime in tutte le sue manifestazioni – dice – hanno da sempre rappresentato i principi guida nel corso della mia vita. Anche se può capitare, una o anche più volte nella vita, di “inciampare” e apparire lontano ed estraneo a questi valori. L’episodio di maleducazione che mi ha visto negativamente protagonista al termine della partita di Bologna evidentemente non esprime né la mia persona, né il mio modo di essere. L’estrema concitazione del finale del match e il deludente esito dello stesso mi hanno portato all’episodio incriminato. Mi dispiace, ma non ci sono giustificazioni alcune, l’unica cosa è chiedere scusa – senza se e senza ma – ai tifosi, ai proprietari del club e a tutto l’ambiente neretino per questo mio comportamento inadeguato”.