Crita festival delle arti e Opera viva

Crita festival delle arti e Opera viva

CRITA – FESTIVAL DELLE ARTI

 

Fa tappa a Cutrofiano “Crita – festival delle arti” con un doppio appuntamento, mercoledì 3 e venerdì 5 luglio, che vede protagonisti gli allievi e le allieve delle Officine teatrali condotte da Mary Negro e Gabriele Polimeno. Ospite di una delle serate il reporter di guerra Roberto Pedron. 

Gli appuntamenti rientrano nella rassegna “Opera viva” della cooperativa Ventinovenove dedicata agli aspiranti attori e attrici 

Sono due gli spettacoli in programma a Cutrofiano in piazza Municipio per la settima edizione di “Crita – Festival delle arti”, rassegna dedicata al teatro, alla musica e alla danza, ideata e organizzata dalla cooperativa Ventinovenove con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro.

Mercoledì 3 luglio, alle 20.30, va in scena “Sogno?”, con i piccoli attori e le piccole attrici dell’Officine Teatrali di Cutrofiano, guidati da Mary Negro con l’aiuto di Anna Carla Colì. Lo spettacolo è un libero adattamento di Shakespeare.

Venerdì 5 luglio, alle 21 è la volta di “Ilias – Rapsodia di una guerra” con gli allievi e le allieve delle Officine Teatrali per Giovani e Adulti di Cutrofiano guidati da Gabriele Polimeno e Mary Negro. Ospite della serata il fotografo Roberto Pedron, reporter di guerra: alcuni suoi scatti sono proiettati durante lo spettacolo che narra di una guerra antica, fatta di donne e uomini, di vittime e di carnefici ai piedi di un’antica città sulle rive del mare. Perché se ancora oggi facciamo la guerra, forse dovremmo accettare l’idea che la guerra, per il genere umano, è bella. E per smettere con la guerra, allora dobbiamo cambiare i canoni della bellezza.

I due appuntamenti rientrano nella rassegna “Opera viva” della cooperativa Ventinovenove dedicata agli aspiranti attori e attrici.

“Crita – Festival delle arti” è una rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.

Tema di quest’anno è “Ridotti all’osso”, da intendersi come l’esigenza di lasciar andar via tutto ciò che è superficiale, non necessario e tutto ciò che non è bellezza. Ma è anche una denuncia dello stato di salute del mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo: precari nella vita e nel lavoro; relegati agli avanzi di tempo, agli avanzi economici, agli avanzi di strategie e visioni inesistenti.

Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove. Partner della manifestazione i Comuni di Caprarica di Lecce, Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento e Nardò e altre realtà private e istituzionali: Legacoop Puglia, Distretto Produttivo Puglia Creativa, Proloco Cutrofiano, Azienda Fratelli Colì SRL, Jata Aps, Zeronovenove Srl, Confartigianato Lecce e 34 esimo Fuso.