Crisi, Coldiretti Puglia: “Credito essenziale contro crollo liquidità. Cessate 2237 Aziende Agricole nel 2023”

Crisi, Coldiretti Puglia: “Credito essenziale contro crollo liquidità. Cessate 2237 Aziende Agricole nel 2023”

Dalla moratoria dei debiti fino alla revisione delle regole sugli aiuti di Stato contro la crisi di liquidità delle aziende agricole pugliesi, con 2237 imprese che hanno chiuso i battenti nel 2023. E’ la richiesta di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Movimprese che registra la cessazione dello 0,79% di aziende agricole in Puglia nel 2023, in occasione dell’incontro sul credito in agricoltura, a cui ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

“Occorrono strumenti più agevoli e meno onerosi di accesso al credito, come per esempio il micro credito garantito, sperimentato durante il periodo Covid, e la moratoria dei debiti”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel sottolineare che “oggi i tassi sono decisamente superiori a quelli del credito agrario, mentre sarebbe vitale un prestito garantito a tassi bassi, in maniera tale da poter estinguere il vecchio mutuo a tassi agevolati invece che postergarlo”, dice Cavallo.

“E’ vitale fornire alle imprese del settore un supporto concreto per lo sviluppo dei processi di innovazione e la crescita dimensionale, considerato che alcune non possono più sopportare imposizioni burocratiche, follie e fenomeni che mettono a rischio il loro reddito e la loro stessa sopravvivenza, con gli aiuti di Stato come il de minimis che sono risultati inefficaci soprattutto su quelle filiere colpite dai fenomeni atmosferici”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

L’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione aumentati a causa delle guerre, l’inflazione che riduce il potere di acquisto e le conseguenze di alcune scelte sbagliate dell’Unione Europea – insiste Coldiretti Puglia – stanno determinando situazioni di difficoltà in  numerose aziende.

Sono stati oltre 100 gli eventi estremi in 1 anno che hanno fatto perdere alle aziende agricole il 34% in quantità della produzione – conclude Coldiretti Puglia –  in un 2023 difficile sul fronte dell’andamento climatico folle con il conseguente attacco di virus e insetti alieni, sotto la minaccia della fauna selvatica e stretto nella morsa del difficile scenario internazionale e di manovre speculative che incidono sull’agroalimentare Made in Puglia.