Comuni e proattività. Questo è il motto alla base della rete FAME di Municipalità virtuose costituita il 10 maggio alle Cantine di San Pancrazio Salentino alla presenza di amministratori ed esperti del progetto Interreg Italia Grecia FAME. I Comuni – Brindisi, Castro, Ceglie, Cellino, Corigliano d’Otranto, Guagnano, Francavilla Fontana, Latiano, Lecce, Maglie, Martina Franca, Mesagne, Monopoli, Salice Salentino, San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna – che hanno aderito alla rete si dicono speranzosi di collaborare e mettere a sistema progettualità, prodotti iconici del territorio e potenzialità ancora inespresse. Il professore Lino Viola, direttore scientifico del progetto FAME per il consorzio universitario UniVersus, si è focalizzato sul nuovo ruolo del destination management che può essere definito come <<l’insieme di attività e fattori di attrattiva che, situati in uno spazio definito (sito, località, area), possono consegnare un’offerta turistica articolata e integrata, ossia rappresentare un sistema di ospitalità specifica e distintiva che valorizza le risorse e la cultura locali>>.
<<A Dubai – ha aggiunto Viola – costruiscono nel deserto e se è vero che non è semplice distinguere ciò che è reale da ciò che è artificiale, la forza sta nel messaggio e nella ferrea volontà di progredire. Noi abbiamo storia e un passato fulgido di ricchezza in ogni settore. È nostro dovere imprimere maggiormente il carattere identitario, il nostro genius loci>>.
L’hub FAME, uno spazio fisico che diventa officina di idee e rendez-vous culturale è il primo mattone di un’identità collettiva che crede nei percorsi comunitari. Tra gli esperimenti di successo il pasticciotto italo greco a base di feta e vellutata di rose. <<Il dolce creato da Andrea Colitta – ha chiosato l’esperta di comunicazione del consorzio universitario UniVersus, Federica Marangio – è la sintesi ideale di innovazione e tradizione, in linea con i capisaldi del progetto FAME>>. La serata è stata allietata dalla lettura di una poesia scritta da Vito Stridi e interpretata da Carlo De Pasquale. I vini delle Cantine si sono resi protagonisti caratterizzando anche un pasticciotto, farcito appunto di Negramaro delle Cantine sampancraziesi.
Gli hub culturali che sono l’eredità fisica del progetto devono intendersi come <<spazi origine, proprio sul modello di queste Cantine: quante storie sono passate di qui tra il delirio del vino e la bellezza della verità? Il vino è una straordinaria metafora che ci educa a trovare il giusto equilibrio nella vita, fa emergere la nostra anima, dentro queste botti c’è fermento. L’immaginazione è il primo passo dell’innovazione, è la conversione della nostra energia interiore>> per usare le parole dell’esperto di turismo internazionale Antonio Prota. <<C’è tanto da lavorare insieme e noi accogliamo le istanze costruttive che si traducono in concrete azioni di crescita della nostra comunità>>. Tanto ha dichiarato il primo cittadino del Comune di San Pancrazio Salentino, Edmondo Moscatelli, che è intervenuto insieme con il presidente delle Cantine, Salvatore Ripa. Nel suo intervento Ripa ha sottolineato <<la capacità produttiva delle nostre realtà, piccole e grandi che siano. Ci attendono tempi che richiedono il massimo impegno per recuperare ciò che pare smarrito, a cominciare dai danni causati dalla xylella>>. Yari Carrisi ha accompagnato il pubblico con un medley tratto da alcuni brani del suo nuovo album “Amapiano Mantras”, formule e riti onomatopeici per cullare l’animo.