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Con lo spettacolo Le Relazioni Pericolose, tratto dal romanzo epistolare di Pierre Ambroise-François Choderlos de Laclos, con Corinne Cléry e Francesco Branchetti, anche autore della regia, proseguono a Galatone le attività del Teatro Comunale con la stagione ‘Teatri dell’Agire’ anno sesto – 2023.24 ‘Fuori dai Tempi’. Appuntamento venerdì 2 febbraio (sipario ore 21, posto unico €10 intero – €8 ridotto per under 30 e over 65, info al 3279860420). L’autore settecentesco Pierre Ambroise-François Choderlos de Laclos divenne celebre per lo scandalo generato dalla pubblicazione del suo Le Relazioni Pericolose, oggi considerato un classico della letteratura grazie alle sue riflessioni argute e amare sulla natura dei rapporti di potere, sulla volontà di potenza che si rivela alla fine fallimentare. Nella presente riduzione la vicenda viene narrata attraverso le lettere di quattro personaggi: la Marchesa di Merteuil, il Visconte di Valmont, la Presidentessa Madame de Tourvel e Cecile Volanges, e, i primi due, amanti libertini appartenenti alla nobiltà francese del XVIII secolo, giocano con i sentimenti, con il sesso, per sperimentare dolore e piacere, fino ad arrivare all’ autodistruzione. Intrighi, gelosie, passione, eros, si mescolano in una continua sfida per affermarsi nel quale il burattinaio consapevolmente o inconsapevolmente, seguendo la scia della passione, diventa a sua volta burattino. Ma chi è il burattinaio? Scritto nel 1782, il romanzo epistolare di Choderlos de Laclos (generale, scrittore, giacobino, segretario governativo per Danton) è un’opera capace di danzare con la Storia, con le arti e con tutti i poteri che si sono avvicendati in quel secolo straordinario. Un’opera che si rivela profondamente attuale anche più di duecento anni dopo. Segreti, intrighi e strategie, dove balenano verità sempre diverse, velate e disvelate dalle armi dell’intelligenza e dell’ironia più amara. Ma è possibile condurre un gioco di amore ed erotismo tanto intrigante senza venirne coinvolti? Alla fine chi uscirà vittorioso da questa trama di sensi? Le vie dell’amore sono imperscrutabili. Traduzione e adattamento David Conati. Musiche originali Pino Cangialosi. Con Corinne Cléry, Francesco Branchetti, Isabella Giannone, Claudia Tortora, Elisa Carta e Paolo Sangiorgio. La stagione teatrale, curata dal direttore artistico Salvatore Della Villa in sinergia con il Comune di Galatone, proseguirà fino a maggio 2024. In programmazione, oltre alle nuove produzioni della Compagnia Salvatore Della Villa, spettacoli e concerti di Alfredo Traversa, ‘Oles’ Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento, Orchestra ‘Nuova Musica’ del Conservatorio ‘Tito Schipa’ di Lecce, Istituto di cultura ‘J.S.Bach’, Daniela Stalteri, Ass. Foxtrot Golf. Otto spettacoli da febbraio a maggio, un percorso multidisciplinare che si snoda attraverso le biografie di due figure storiche, Frida Kahlo e Jean Meslier, che rivoluzionarono il mondo dell’arte e della Chiesa cattolica; due classici della letteratura mondiale come ‘Le relazioni pericolose’ e ‘Il giro del mondo in 80 giorni’; le suggestioni musicali dei versi dei poeti salentini del ‘900; l’opera metafisica di Massimo Bontempelli ‘La guardia alla luna’; uno spettacolo dedicato alle ‘Marie di tutto il mondo’ che hanno sacrificato la propria vita a speranze e ideali; un monologo lacerante quello di Alfredo Traversa, per abbattere tabù legati al passato guardando al futuro della Fede. Dopo l’appuntamento del 2 febbraio si proseguirà proprio con quest’ultimo, domenica 18 febbraio (sipario ore 18.30): La Confessione un prete gay racconta la sua storia, scritto da Marco Politi e Alfredo Traversa, anche regista e interprete. Poi, venerdì 1 marzo alle ore 21, dedicato anche ai ragazzi, il concerto della ‘Oles’ Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento, diretta da Fabrizio Dorsi, Le incredibili avventure di Mister Fogg, tratto da ‘Il giro del mondo in 80 giorni’ di Jules Verne, con la voce recitante Salvatore Della Villa. Nuova produzione per la Compagnia Salvatore Della Villa, con un testo di Massimo Bontempelli, La guardia alla luna, in debutto nazionale venerdì 22 marzo alle 21 (repliche sabato 23 marzo ore 21 e domenica 24 marzo ore 18.30). Si prosegue con una coproduzione tra ‘Oles’ Orchestra sinfonica di Lecce e del Salento – Istituto di Cultura Musicale ‘J.S. Bach’ – Compagnia Salvatore Della Villa per lo spettacolo del 7 aprile (18.30) Maria do mundo con protagoniste le voci di Serena Scarinzi e Serena Serra. Ospite della stagione anche Danila Stalteri in Hasta siempre, Frida!, spettacolo scritto e diretto da Maurizio Nicastro, sabato 20 aprile alle ore 21. Ancora musica domenica 28 Aprile (ore 18.30) con l’Orchestra ‘Nuova Musica’ del Conservatorio ‘Tito Schipa’ di Lecce diretta da Flavio Caputo, per il concerto Suggestioni musicali nella poesia del Salento dedicato ai versi di poeti salentini del ‘900, con le musiche composte da Vito Cataldi, Giuseppe Gigante, Daniela Monteduro. Chiuderà la stagione, in debutto nazionale, venerdì 17 maggio alle ore 21 (repliche sabato 18 maggio ore 21 e domenica 19 maggio ore 19) la seconda nuova produzione della Compagnia Salvatore Della Villa, Io sono Meslier scritto da Annalisa Presicce, diretto ed interpretato da Salvatore Della Villa, con Alfredo Traversa, Chiara Serena Brunetta. Feriali: PORTA ORE 20.30-SIPARIO 21.00 Domenicali: PORTA 18.00-SIPARIO 18.30 Costo Biglietto Posto unico €10 intero – €8 ridotto per under 30 e over 65 Info e Prenotazioni: Prenotazione telefonica obbligatoria al 3279860420, anche con WhatsApp. I biglietti, una volta prenotati, potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro prima di ogni spettacolo. TEATRO COMUNALE DI GALATONE – Via A. Diaz 48 Galatone, centro storico È inoltre avviata da ottobre la SCUOLA DI TEATRO Centro di Formazione e Ricerca dell’Attore diretto da Salvatore Della Villa, che propone 3 corsi, adulti – bambini e ragazzi – dizione, a Galatone Lecce e Maglie. L’obiettivo è quello di formare giovani Attori che sappiano stare sul palcoscenico, con presenza, che si sappiano muovere, saper usare la voce, parlare bene, ricercare la propria poetica e trovare nell’arte della recitazione e del Teatro, la lo loro necessità artistica. E per coloro che hanno meno velleità e curiosità vivere armonicamente e con gioco, la loro passione.

Ribadire la necessità della Memoria non solo al fine di generare conoscenza ma soprattutto per affermare che esiste un’alternativa alla violenza e alla sopraffazione dell’Altro è il tema dell’incontro “#39 Per una geografia partecipata della memoria” a cura del Museo Storico-Archeologico (MUSA) dell’Università del Salento e in collaborazione con il corso di laurea Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (DAMS), Artisti Liberi Indipendenti (ALibI) ed Edizioni “Esperidi”: appuntamento martedì 30 gennaio 2024 alle ore 17 al MUSA (via di Valesio angolo viale San Nicola, Lecce), in occasione del Giorno della Memoria.

Gli studenti Davide Leo, Samuele Ingrosso, Michael Gabriel Montedoro, Danilo Santoro, Anna Sessa dei corsi di Laurea in DAMS e Lettere Classiche saranno i protagonisti del reading teatrale tratto dal libro: “#39 Per una geografia partecipata della memoria” di Gustavo D’Aversa e Walter Prete (Edizioni Esperidi 2022). A dialogo con gli autori: Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento, Raffaele Casciaro, Direttore del Dipartimento di Beni Culturali, Francesco Ceraolo, Docente di discipline dello spettacolo a UniSalento, Roberta Marra e Claudio Martino, edizioni Esperidi; modera l’incontro Grazia Maria Signore, direttrice del MUSA.

Per l’occasione, inoltre, sarà proiettato un estratto del documentario filmato tratto dalla drammaturgia di #39.

#39 Per una geografia partecipata della memoria” è frutto di un progetto di ricerca e di scrittura teatrale articolato e partecipato volto a dare memoria a una storia di accoglienza e integrazione, ambientata a Tricase Porto, a cavallo della seconda guerra mondiale. Qui, dal 1943 al 1948, fu collocato il campo profughi n. 39 (Displaced Persons Camp) per ospitare ebrei scampati alle persecuzioni naziste. Le voci degli ebrei si alternano a quelle degli abitanti contribuendo a ricostruire alcuni momenti del periodo di convivenza nel centro salentino, segnati talvolta da diffidenze e incomprensioni ma anche da gesti di sincera accoglienza. L’esperienza drammatica della Shoah emerge dagli interventi degli ebrei mentre le voci dei tricasini contribuiscono a rappresentare l’identità del centro salentino.

La drammaturgia è diventata uno spettacolo teatrale ed è stata utilizzata per realizzare una performance site-specific prima e un documentario filmato dopo, che ha visto il coinvolgimento dei cittadini di Tricase e di amatori della recitazione.

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