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Coldiretti e Filiera Italia insieme per opporsi alla concorrenza estera al ribasso: export pugliese +9%

All’interno di Filiera Italia nasce Filiera pasta, con l’obiettivo di tutelare l’intero settore italiano della pasta e valorizzare il Made in Italy di qualità, proprio nel momento storico in cui sale l’import in Italia con 1,5 miliardi di chili di grano straniero per produrre la pasta, di cui quasi un terzo proveniente da Turchia (e quindi indirettamente Russia) e Kazakistan.

Arriva dunque la costituzione di una realtà che risponde alla necessità di creare una nuova struttura finalizzata a rafforzare la tutela degli interessi dell’intera filiera  della pasta e promuovere la sua distintività nel mercato nazionale e mondiale, quando continuano a crescere gli acquisti all’estero di pasta Made in Italy fatta in Puglia del 9% nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainati dalla tendenza dei consumatori mondiali a cercare prodotti fatti in Italia.

 

Per questo, Filiera pasta, lanciata alla presenza del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, si pone alcuni obiettivi importanti tra cui la difesa e la tracciabilità lungo la filiera, la promozione delle tradizioni e delle distintività manifatturiere dei diversi pastifici e la ricerca e l’innovazione della produzione per aumentare produttività e sostenibilità, tutte al fine di garantire la distintività del settore e contrastare il fenomeno dell’omologazione dei processi produttivi della pasta e della corsa a ribasso degli standard che avvantaggiano altri Paesi produttori. Altro fondamentale obiettivo, è quello di spiegare al consumatore che spendere qualche centesimo  in più quotidianamente per un prodotto italiano di migliore qualità conviene e aiuta ad assicurare una più equa ripartizione del valore aggiunto tra le varie fasi della filiera a partire dalla produzione agricola nazionale.

 

“Rappresentare e tutelare gli interessi di intere filiere agroalimentari – commenta Ettore Prandini, presidente Coldiretti – che fondano la loro attività produttiva sulla qualità e sul legame tra innovazione e tradizione – a partire dalla pasta per la quale il nostro Paese vanta la leadership mondiale con un fatturato complessivo che ha superato i 6,3 miliardi di euro – non è solo il primo obiettivo di Filiera Italia, bensì quello di tutte quelle aziende storiche italiane che per preservare l’arte della produzione della pasta italiana e promuovere il made in Italy di alta qualità in Italia e nei mercati esteri decidono di fare sistema”.

 

“Con Filiera pasta – dichiara Vincenzo Gesmundo segretario generale Coldiretti – l’Associazione Filiera Italia realizza anche nel settore del grano e della pasta fondamentale per il nostro made in Italy, quella alleanza tra agricoltori e industrie di trasformazione già realizzata in altre filiere. Rilancio e valorizzazione del grano italiano, contratti di filiera che assicurino un’equa ripartizione del valore aggiunto, comunicazione e promozione per differenziare sul mercato internazionale questo prodotto distintivo da quello omologato ed Italian sounding. Questi i valori alla base della neonata organizzazione di Filiera Italia”.

 

“In uno scenario dove la globalizzazione dei mercati porta con sé grandi opportunità, ma anche rischi di omologazione degli alimenti – spiega Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – le aziende del comparto che credono nelle proprie specificità intendono puntare sulla riconoscibilità e sul valore premium della pasta italiana nei mercati internazionali, anche per contrastare la concorrenza sempre più diffusa e agguerrita di prodotti a basso costo realizzati in Turchia, Spagna etc. Per questo lanciamo insieme al ministro Lollobrigida la nascita di un nuovo strumento organizzativo all’interno della compagine associativa di Filiera Italia che mira a realizzare attività e iniziative di formazione, supporto tecnico verso i propri soci, sensibilizzazione, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione della filiera. E soprattutto rappresentanza , tramite Filiera Italia, ai tavoli istituzionali nazionali ed europei.

Un impegno – prosegue Scordamaglia – che ha portato diversi produttori a investire nella differenziazione dei propri prodotti, qualificando e rivitalizzando l’offerta verso i consumatori, tanto con riguardo ai metodi di lavorazione certificati, quanto alla selezione delle materie prime e fino alla etichettatura ‘residui zero’”.

 

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Verrà presentato mercoledì 30 ottobre, alle 18, presso il Museo Civico, in Piazza Garibaldi, a San Cesario di Lecce, il libro “Antologia della letteratura araba. Dalle origini al XVIII secolo”, edito da Carocci editore. L’incontro è a cura di Astràgali Teatro e vede la partecipazione di Samuela Pagano, co-autrice del volume insieme a Mirella Cassarino, Antonella Ghersetti, Letizia Osti, che dialogherà per l’occasione con Fabio Tolledi, scrittore e regista, e Flavia Antico, dottoranda in Filosofia presso l’Università del Salento. La conversazione sarà intervallata dalle letture a cui daranno voce Roberta Quarta, Simonetta Rotundo e Matteo Mele della compagnia Astràgali Teatro. Il volume raccoglie testi della letteratura araba datati tra il VI e il XVIII secolo, provenienti da un’area geografica che si estende dall’Asia centrale alla penisola iberica. Il lettore è invitato a esplorare questa ricchissima tradizione attraverso quindici percorsi tematici che mettono in evidenza il rapporto delle forme letterarie con vari aspetti della cultura araba: l’immaginario e l’etica, la concezione dell’essere umano e il suo rapporto con gli altri esseri viventi, le pratiche sociali e le relazioni fra dominanti e dominati. I testi inclusi nei singoli capitoli, rivelando punti di vista diversi e interpretazioni molteplici, complementari o contrastanti, sui temi trattati, offrono un repertorio di risposte aperte a questioni di permanente attualità. Samuela Pagani è dal 2016 professore associato di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università del Salento, dove insegna dal 2005. Ha trascorso periodi di ricerca a Damasco, Il Cairo e Parigi e ha insegnato Storia dei Paesi Islamici e Lingua e letteratura araba in altre università italiane. Nel 2004 è stata docente di traduzione arabo-italiano presso la Scuola Europea di Traduzione Letteraria (SETL). Ha pubblicato numerosi studi, edizioni critiche e traduzioni sulla mistica islamica e la letteratura araba nel periodo classico e moderno. Ha organizzato convegni e seminari internazionali, stabilendo significative collaborazioni scientifiche con istituzioni estere, come l’Institut Français d’Archéologie Orientale del Cairo e il Center for Islamic Theology dell’università di Tübingen. L’appuntamento fa parte della programmazione “Il Museo parla alla città. Percorsi di apertura del Museo Civico d’arte contemporanea di San Cesario”, rientrante nel progetto “Da qui si vede tutta la città”, finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili e vincitrice del bando regionale “Luoghi comuni”, Programma delle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI. “Da qui si vede tutta la città” è un progetto di Astràgali Teatro in partenariato con AVR Lab, Laboratorio di Realtà Aumentata dell’Università del Salento; TempoPresente aps, Centro Studi Phoné, l’Associazione fotografica Tempo di Scatto, l’Associazione culturale Petrolio in collaborazione con il Comune di San Cesario di Lecce. Ingresso libero. Per Info: Tel. 389.2105991 mail: teatro@astragali.org, www.astragali.it
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