Di seguito precisazione dell’assessore alla mobilità sostenibile Marco De Matteis sui lavori relativi alla pista ciclabile di Piazzetta Verdi.
“I lavori relativi alla ciclovia urbana che oggi impegnano Piazzetta Verdi e le vie limitrofe procedono spediti scontando come unico fattore di ritardo le condizioni meteorologiche con le quali tutti i cantieri all’aperto della città, pubblici e privati, devono fare i conti. In ogni caso siamo sostanzialmente in linea con il cronoprogramma dei lavori e oggi, sentita la ditta, posso confermare che la riapertura di Via Piave è imminente. Meteo permettendo, infatti, già domani partiranno i lavori di posizionamento della segnaletica orizzontale propedeutici alla rimozione dello sbarramento.
Sul tema degli stalli di sosta è utile segnalare che 23 parcheggi sui 26 che verranno meno per il passaggio della ciclovia sono stati recuperati grazie a interventi sulle vie adiacenti. In coincidenza con l’apertura del cantiere, infatti, sono stati posizionati sul prolungamento di Via XXIV Maggio, di recente apertura, nuovi quattordici stalli per la sosta delle automobili, laddove prima non ne erano presenti. Inoltre, negli stessi giorni sono stati istituiti nuovi otto stalli di sosta su via di Porcigliano e uno su Via di Casanello.
La ciclovia urbana in corso di realizzazione consentirà di collegare l’anello ciclabile attorno alla Villa comunale con la pista ciclabile di Viale Giovanni Paolo II, consentendo ai cittadini e alle persone con disabilità motorie che utilizzano supporti di mobilità di potersi spostare in maniera sicura dal centro città fino al quartiere Stadio. Ricongiungere tra loro i percorsi ciclabili esistenti consente di rafforzare l’idea della mobilità ciclistica come alternativa al mezzo privato per gli spostamenti brevi. È quello che stiamo realizzando, una nuova rete di infrastrutture a servizio della mobilità ciclopedonale, il rilancio dell’azienda di trasporto, che oggi è totalmente pubblica. Per costruire una città più sostenibile, infatti, non sono sufficienti le evocazioni ma servono le opere”.