“Lavori ultimati, ma arredi e accreditamento ancora da completare. Prima settembre 2024, poi ottobre, ora – incrociando le dita – la primavera 2025. Oggi, in audizione in Commissione Bilancio del Consiglio regionale, la Asl Lecce ha annunciato che siamo alle battute finali dei lavori per il reparto di ricovero per i casi più gravi di disturbi del comportamento alimentare, nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Si aspettano la consegna e il montaggio degli arredi, mentre i collegamenti degli impianti elettrico e idrico-fognario dell’arredamento della cucina sono in fase di ultimazione. Parallelamente sono state avviate le procedure per l’autorizzazione all’esercizio e accreditamento.

Ancora in alto mare, invece, l’adeguamento e ampliamento della residenza terapeutico riabilitativa nell’ex Opis, per i casi gravi ma stabilizzati dal punto di vista clinico. Per questo centro è già stato sprecato un milione di euro, per lavori mal concepiti e realizzati. Ora, un nuovo slittamento che purtroppo temevamo, visti i cantieri fantasma documentati a settembre scorso nelle nostre ispezioni, e i continui procrastinamenti che denunciamo da anni, culminati nella inaugurazione farsa del 28 marzo 2024. Un’operazione da campagna elettorale, con il medico responsabile candidato…  Quell’albero piantato allora è ormai secco, ma speriamo che se ne possa piantare presto un altro, quando davvero il centro sarà completato e operativo. Una struttura di ricerca e cura che da molti anni rappresenta un faro nel buio della malattia per tante famiglie, non solo salentine, costrette però finora ad andare fuori regione in caso di necessità di ricovero per le proprie ragazze vittime di anoressia, bulimia e altre patologie legate al cibo.

In audizione, oggi, la Asl ha annunciato che il progetto esecutivo per la residenza terapeutico riabilitativa extra ospedaliera all’ex Opis sarà consegnato entro domani. Dopodiché si avvieranno le pratiche per acquisire i pareri della Soprintendenza (trattandosi di area sottoposta a vincolo) e dei vigili del fuoco, necessari per il rilascio del permesso di costruire. Una volta ottenuto, si potrà dare il via i lavori, che dovrebbero durare tre mesi. Quindi, la meta è ancora lontana. Sul centro di cura dei disturbi alimentari di Lecce ho acceso un faro sin dal mio primo giorno come consigliere regionale, ho sollecitato interventi con audizioni, mozioni, interrogazioni e ispezioni, e non smetterò di