CARABINIERI OPERAZIONI SALENTO

CARABINIERI OPERAZIONI SALENTO

CONTROLLI ANTI-SPACCIO DEI CARABINIERI: DUE ARRESTILECCE (MS) 

 

I Carabinieri hanno alzato l’asticella dei controlli antidroga in città e in periferia, per prevenire situazioni di degrado legate allo spaccio di stupefacenti. Grazie anche
alle segnalazioni dei cittadini, altri due spacciatori di droga sono finiti in manette.
Il primo pusher finito nei guai è un 33enne di Cavallino, noto alle Forze dell’Ordine sempre per reati di droga e contro il patrimonio. Questa volta gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce si sono presentati a casa sua insieme al cane antidroga che ancora una volta con il suo fiuto infallibile ha fatto la differenza. Durante la perquisizione, infatti, il cane “One”, un pastore belga addestrato per la ricerca di stupefacenti in forza al Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Modugno, ha puntato dritto nel bagno, dove il 33enne ha consegnato un “sasso” di cocaina di circa sette grammi insieme ad un bilancino di precisione, strumento spesso utilizzato per pesare le dosi prima della vendita.                   A quel punto per lui sono scattate le manette ai polsi.
La seconda indagine antidroga è del tutto simile a quella precedente, perché è stata portata a termine a Surbo dai Carabinieri della locale caserma. Anche in questo caso sono state le segnalazioni dei cittadini a mettere gli uomini dell’Arma sulle tracce di un altro pusher. Questa volta, la piazza di spaccio era stata messa in piedi da un pensionato di 74 anni che teneva nascoste nell’abitazione una ventina di dosi di cocaina, insieme a tutto il necessario per pesare e preparare le dosi da vendere. L’uomo, che in passato ha già avuto problemi con la giustizia, è stato quindi portato in caserma e dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
I due arrestati sono stati quindi messi a disposizione del Pubblio Ministero della Procura della Repubblica di Lecce.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui entrambi gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.