PAGLIARO: “NO DI ANAS SU BASE ANALISI COSTI/BENEFICI CHE REGIONE SI ERA IMPEGNATA A RIVEDERE. SIAMO PRONTI A DARE BATTAGLIA”
“Non è scritta la parola fine, sul progetto della superstrada a quattro corsie Lecce-Taranto. Il no di Anas, ribadito oggi nella conferenza dei servizi con i sindaci salentini della provincia di Lecce, è supportato da valutazioni sbagliate che abbiamo contestato più volte e che la Regione si era impegnata a rivedere, per dare attuazione alla nostra mozione approvata all’unanimità a luglio 2022. Quella mozione metteva nero su bianco la volontà precisa del territorio ionico-salentino, che da 40 anni aspetta il collegamento diretto a quattro corsie fra Lecce e Taranto, penalizzate dall’assenza di una superstrada diretta e sicura. A maggio 2021 abbiamo promosso un sit-in di protesta al quale hanno preso parte anche i sindaci, per ribadire questa ferma volontà del territorio. E dunque non ci stiamo ad una soluzione di ripiego, che si riduce alla messa in sicurezza dell’attuale 7/ter a due corsie.
Sia data attuazione alla nostra mozione, così come l’assessora Maurodinoia si era impegnata a fare, disponendo una nuova valutazione costi/benefici e inserendo la Bradanico-Salentina Lecce-Taranto fra le opere prioritarie del Piano regionale dei trasporti.
Siamo pronti a dare battaglia concertando azioni di protesta e di pressing con i sindaci, finché la nostra voce non sarà ascoltata dalla Regione e non sarà rivista la valutazione costi/benefici della statale a quattro corsie Lecce-Taranto sulla base di dati aggiornati e veritieri, che tengano conto dei volumi di traffico potenziale e non attuale, dispersi in molti percorsi alternativi in mancanza di una superstrada. È l’offerta che crea la domanda”.
Siamo pronti a dare battaglia concertando azioni di protesta e di pressing con i sindaci, finché la nostra voce non sarà ascoltata dalla Regione e non sarà rivista la valutazione costi/benefici della statale a quattro corsie Lecce-Taranto sulla base di dati aggiornati e veritieri, che tengano conto dei volumi di traffico potenziale e non attuale, dispersi in molti percorsi alternativi in mancanza di una superstrada. È l’offerta che crea la domanda”.