Approvata il Bilancio semestrale della Banca Popolare Pugliese
Il Consiglio di Amministrazione della “Banca Popolare Pugliese”, lo scorso 29 settembre, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2023.
I dati patrimoniali del 30 giugno 2023 sono confrontati con i corrispondenti dati del 31 dicembre 2022, mentre i dati economici sono confrontati con i corrispondenti dati al 30 giugno 2022.
Il contesto macroeconomico – del primo semestre 2023 – è caratterizzato da elevati livelli di inflazione e tassi di interesse, dalla volatilità dei prezzi delle materie prime e dei mercati finanziari, nonché dall’incertezza geopolitica legata al conflitto russo-ucraino; fattori questi che continueranno ad influire sul quadro economico e congiunturale e sugli scenari in cui la Banca si troverà ad operare.
I crediti netti verso clientela ordinaria ammontano, al 30 giugno 2023, a 3.117 milioni di euro e registrano un incremento di 91,32 milioni (+3,02% rispetto al 31 dicembre 2022); di questi 2.993 milioni di euro sono rappresentati da crediti in bonis, in crescita di 95,43 milioni di euro (+3,29%).
I crediti deteriorati netti, pari a 124 milioni di euro, rappresentano il 3,97% del totale dei crediti netti (4,23% al 31 dicembre 2022), e registrano un decremento complessivo di 4,12 milioni di euro (-3,22%).
All’interno dell’aggregato, i crediti in sofferenza ammontano a 62 milioni di euro (-10,81%), le inadempienze probabili ammontano a 36 milioni di euro (+6,04%) e i crediti scaduti e sconfinati si attestano a 25 milioni di euro (+5,59%). Il tasso di copertura dei crediti deteriorati al 30 giugno 2023 si ragguaglia al 49,64% e quello dei crediti in sofferenza, in particolare, al 61,92%.
La raccolta complessiva da clientela ordinaria ammonta a 5.136 milioni di euro registrando un incremento di 73,96 milioni di euro (+1,46% rispetto al 31 dicembre 2022) quale effetto di un decremento della raccolta diretta di 56,19 milioni di euro (-1,44%) e di un incremento della raccolta indiretta di 130,15 milioni di euro (+11,10%).
Il margine di interesse al 30 giugno 2023 evidenzia, rispetto al 30 giugno 2022, un incremento di 15,66 milioni di euro (+29,72%). Il margine di intermediazione registra un incremento di 13,72 milioni di euro (+18,12%) quale effetto dell’incremento dell’anzidetto margine di interesse, delle commissioni nette di 0,50 milioni di euro (+2,44%) e dei dividendi di 0,14 milioni di euro (+7,82%) e del decremento del risultato netto delle attività finanziarie di 2,57 milioni di euro.
Le spese del personale registrano un incremento di 1,73 milioni di euro (+6,27%), prevalentemente per gli impatti attesi dal rinnovo del CCNL del settore creditizio; le altre spese amministrative rilevano un decremento di 1,12 milioni di euro (-4,64%); le rettifiche per rischio di credito su attività finanziarie registrano un incremento di 0,62 milioni di euro (+6,05%) e gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri un decremento di 1,01 milioni di euro (-50,30%).
Il patrimonio netto della Banca, al 30 giugno 2023, comprensivo dell’utile in formazione, è pari a 356,52 milioni di euro (+3,63%) e consente di determinare i seguenti coefficienti patrimoniali: CET1, TIER1 e TOTAL CAPITAL RATIO al 19,267% phase-in ed al 18,875% fully loaded, in entrambi i casi ben oltre i requisiti di vigilanza pari, rispettivamente, al 9,95%, all’11,85% e al 14,35%.
Il primo semestre 2023 si è chiuso con un utile netto – più che positivo – pari a 14,90 milioni di euro, superiore del 67% rispetto a quello del primo semestre 2022, che ha consentito di traguardare un ROE annualizzato all’8,73% e un Cost Income al 60,94%. Tale risultato accoglie gli impatti del DL 104/2023 che è imputato tra gli oneri di gestione.
Si prevede una evoluzione positiva dei risultati nel II semestre seppur su livelli di crescita più contenuti rispetto a quelli registrati nella prima parte dell’anno, per via del progressivo peggioramento del contesto economico e finanziario di riferimento.
Su tali basi e con l’avvio, a fine semestre, dei progetti del Piano Strategico la Banca ritiene di proseguire nel suo percorso di sviluppo sostenibile orientato a confermarne la propria resilienza.