Sabato 20 e domenica 21 aprile al Teatro Apollo di Lecce “The Keyhole” e “La Luna dei Borboni” per l’XI Stagione di danza – primavera 2024
L’XI Stagione di danza – primavera 2024 – del Balletto del Sud di scena al Teatro Apollo di Lecce si prepara ad un weekend con due differenti appuntamenti consecutivi: sabato 20 aprile con “The Keyhole” (ore 21, biglietto 10 euro), una prima edizione dello spettacolo che riunisce straordinariamente gli allievi della scuola di danza e i ballerini professionisti della compagnia Balletto del Sud, e domenica 21 aprile con l’ormai iconico spettacolo omaggio di Fredy Franzutti alla poetica di Vittorio Bodini, “La Luna dei Borboni” (ore 18.00, biglietto dai 25 ai 10 euro) con la music live performance dei Brancaleone Project. Biglietteria online ciaotickets.com. La prevendita si effettua presso la sede della compagnia in via Biasco, 10 a Lecce e presso l’Info-point del Sedile di Lecce, in Piazza Sant’Oronzo. Info e prenotazioni 0832 453556 – promozione@ballettodelsud.it.
THE KEYHOLE – sabato 20 aprile, ore 21.00
È un balletto in un atto voluto per promuovere la Giornata Internazionale della Danza, decretata dall’International Dance Council dell’UNESCO nel 1982 e che viene celebrata in tutto il mondo il 29 aprile.
La speciale serata vede insieme sul palco del Teatro Apollo allievi e danzatori professionisti della compagnia pugliese che rappresenta il più importante organismo di produzione di danza del sud Italia. Il particolare spettacolo è dunque un keyhole da cui scoprire quello che normalmente accade a sipario chiuso e osservare da vicino gli artisti che compongono la compagnia, fondata a Lecce nel 1995 dal coreografo italiano FredyFranzutti, e i giovani talenti della scuola, creata nel 2000 e annessa alla stessa compagnia. Molti allievi sono oggi ballerini professionisti di diverse compagnie e corpi di ballo in Italia e all’estero, tra cui naturalmente quello della compagnia del Balletto del Sud.
Sono presentati gli artisti e i programmi futuri, i vincitori dei concorsi, il vasto repertorio con estratti dalle produzioni programmate, le varie tecniche studiate nella scuola. “The Keyhole” intende richiamare l’attenzione sulla Danza, linguaggio artistico universale che unisce i popoli al di là di confini geografici.
Nel mese di aprile e in prossimità della ricorrenza in tutto il mondo si svolgono molteplici eventi e manifestazioni. La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), che fu il più grande coreografo della sua epoca.
LA LUNA DEI BORBONI – domenica 21 aprile, ore 18.00
Il giorno successivo, domenica 21 aprile, alle ore 18.00, la stagione prosegue con La Luna dei Borboni, spettacolo di danza in un atto dedicato alla poetica di Vittorio Bodini, intellettuale salentino, poeta, traduttore, conosciuto negli ambienti letterari e accademici come il più importante interprete e conoscitore italiano della letteratura spagnola.
La Luna dei Borboni è uno dei titoli più moderni del repertorio della compagnia, creato da Fredy Franzutti, ispirandosi all’opera del poeta salentino, inscenando le atmosfere evocative dell’area mediterranea da lui raccontata.
Sul palco i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni, i solisti e il corpo di ballo della storica compagnia di danza.
Lo spettacolo, si arricchisce delle musiche originali scritte appositamente per le coreografie di Franzutti da Rocco Nigro (fisarmonica) e Giuseppe Spedicato (tuba), che saranno suonate dal vivo dagli stessi autori, accompagnati da Giorgio Distante (tromba), con cui formano il trio Brancaleone Project. Saranno venti ballerini e tre musicisti uniti in un unico “respiro” dalla poesia bodiniana.
La Luna dei Borboni del Balletto del Sud ha debuttato a Lecce nella stagione 2021, e ha avuto una tournée in alcuni Festival di danza italiani e una tournée in Spagna, nel Teatro MunicipalCastelar di Elda e nella Factoria Cultural de Terrassa/Barcellona. Dal 23 al 26 Novembre 2023, lo spettacolo, è stato in scena con successo al Teatro Vascello di Roma.
IL SUD DI BODINI
Il Sud è per Bodini – e per lo spettacolo – un’originale “invenzione”, che parte da una precisa realtà storica e geografica, con tutti i problemi di natura sociale ed economica, e si elabora in una reinvenzione fantastica. Il luogo è fatto di atmosfera, di costumi, di abitudini di una concreta realtà e si parte da questi per poi trasfigurarli in un progetto metafisico. La situazione è sognante e rilassata come il ricordo di una festa di un Santo patrono nella piazzetta del quartiere.
Franzutti usa un linguaggio personale proteso verso il teatro contemporaneo e utilizza come elementi ispirativi e asse della ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, inteso come appartenenza alla Magna Grecia, il rapporto con i popoli del mare, l’utilizzo della matrice popolare e l’argomento del testo poetico per creare la nuova narrativa coreografica.
La coreografia mette in scena quell’amore impossibile e doloroso per una terra che è madre e amante, eppure grembo ormai sterile che bisogna abbandonare per poter tornare a vivere, una madre-luna dal viso sfregiato come la “luna dei Borboni” (“Qui non vorrei morire dove vivere/ mi tocca, mio paese/ così sgradito da doverti amare”).