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Archi e Piani Inclinati

Progetto Masterclass Accademia Abbado – Professore d’Orchestra 

 

Martedì 12 dicembre, nell’ambito del progetto d’eccellenza Masterclass Accademia Abbado – Professore d’Orchestra,
la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado in collaborazione Volvo Studio Milano presenta Archi e Piani Inclinati, primo appuntamento di una breve rassegna musicale.
La prima serata del ciclo, il 12 dicembre, è dedicata a Brahms; la seconda, il 24 gennaio, a Bach.
Ognuno degli eventi vede in scena il confronto tra la musica classica e un altro genere, in particolare il jazz, grazie all’interazione fra strumenti ad arco
e pianoforte in combinazioni che vanno dallo strumento solo al duo.
I due concerti che hanno luogo presso Volvo Studio Milano, fissati per il 12 dicembre 2023 e il 24 gennaio 2024 si inseriscono nell’ambito di Masterclass Accademia Abbado – Professore d’Orchestra, progetto finalizzato a una formazione strumentale di altissimo livello in grado di fornire agli studenti un’opportunità di crescita musicale unica. Grazie a questo progetto allievi provenienti da tutto il mondo possono infatti studiare e perfezionarsi con le prime parti delle più importanti orchestre internazionali. Tra gli obiettivi della Masterclass, ruolo decisivo è senz’altro quello dello studio strumentale d’insieme proposto nelle diverse formazioni: dalla cameristica a quella più vasta dell’orchestra da camera o sinfonica. Ma decisivo è naturalmente anche il proposito di offrire ai giovani musicisti delle occasioni performative pubbliche speciali, in ambienti esclusivi e non convenzionali, nell’incrocio tra arte, cultura, linguaggi musicali e piacere della condivisione.
Il programma degli eventi pensato per Volvo Studio Milano coniuga i timbri e le caratteristiche foniche degli strumenti ad arco con la “voce” del pianoforte, in combinazioni che vanno dal duo allo strumento solo, nella fusione tra musica e raffinate volumetrie architettoniche e luministiche dello spazio esecutivo e d’ascolto. Ecco dunque la scelta di attraversare, per ciò che riguarda il repertorio classico, il Settecento Barocco di Johann Sebastian Bach e l’Ottocento romantico di Johannes Brahms con brani di grande fascino melodico e di sicura efficacia emotiva.
Ma le proposte performative dell’Accademia Abbado non sono pensate secondo i tradizionali canoni del “concerto classico”, statico e stilisticamente omologato. Con lo scopo di mostrare la vitalità e l’attualità di queste musiche, oltre che per rendere dinamico e godibile l’incontro tra diversi orientamenti musicali, ognuno degli eventi vede in scena il confronto tra la musica classica e generi “altri”, in particolare il jazz, con pianisti che, a partire dai temi di quelle stesse proposte “classiche”, intraprendono le proprie avventure improvvisative.
Si spiega così il titolo della rassegna, Archi e Piani inclinati, che, con il voluto richiamo di termini architettonici mostra l’idea di uno spazio sonoro inedito, coinvolgente, liberato da barriere di stile, di epoca, di genere. Inclinato, appunto, a favorire lo spostamento, lo slittamento convergente tra linguaggi, culture, visioni. I due appuntamenti proposti esplorano diverse e altrettanto meravigliose zone del repertorio cosiddetto classico, secondo una scelta di brani che meglio si prestano, per morfologia melodica e impianto formale, all’“inclinazione” e allo scivolamento verso il mondo jazz. Così i brani eseguiti dai musicisti classici, tra i più accattivanti della tradizione, trovano nei pianisti jazz (a loro volta la migliore espressione della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado con i suoi Civici Corsi di Jazz) una sponda su cui le note di partenza vengono reinterpretate secondo i canoni improvvisativi della musica sincopata di matrice afroamericana, suscitando potenzialità emotive nascoste e inedite.
Il primo concerto, 12 dicembre, vede come protagonista il duo violoncello pianoforte, con una scelta di repertorio che, in base al lavoro che scaturirà dalla Masterclass – Professore d’Orchestra, si indirizza verso la Sonata n. 1 in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38 di Brahms, L’opera, dedicata all’insegnante di canto e violoncellista dilettante Josef Gänsbacher, fu composta da Brahms tra il 1862 e il 1865.
Il secondo evento, 24 gennaio, intitolato Bach in Jazz, si concentrerà su due strumenti solisti che si alterneranno nel proporre, e poi dialogare jazzisticamente, singoli, meravigliosi brani di Johann Sebastian Bach tratti dalle Danze e dalle Partite per violino solo (1720) e dalle Suites per violoncello solo (1717-1723), a conferma della speciale attrazione del jazz per la musica del grande compositore tedesco.
12 dicembre 2023   Volvo Studio Milano
J. Brahms
Sonata n. 1 in mi minore per violoncello e pianoforte, op. 38
Allegro non troppo
Allegretto quasi Menuetto
Allegro

Matteo Fabi   violoncello
Umberto Ruboni   pianoforte
Samuele Lindo   pianoforte jazz

24 gennaio 2024  Volvo Studio Milano         
J.S. Bach
Danze dalle Partite per violino solo e dalle Suites per violoncello solo
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