ALL YOU NEED IS LOVE

ALL YOU NEED IS LOVE

Giornata di studio sugli “amorosi sensi” di versi e melodie nella canzone europea,CON LA PARTECIPAZIONE DI MOGOL

 

Cosa serve per scrivere una canzone? Bisogna conoscere la musica? Avere consapevolezza della tradizione lirica italiana? Aver conosciuto l’amore? Aver vissuto direttamente le emozioni che si esprimono attraverso versi e melodie? E qual è la giusta alchimia tra melodia e versi?

Sviluppare un dibattito su questi ed altri interrogativi sarà l’obiettivo di un evento dal titolo “All you need is love” organizzato dai dipartimenti di Beni Culturali e di Studi Umanistici dell’ateneo salentino: la giornata si aprirà alla Mediateca di Studium 2000 (via di Valesio 24, Lecce) alle ore 10:00 del 19 aprile, con una tavola rotonda sull’arte della canzone che vedrà coinvolti italianisti e musicologi. Moderati dall’ideatore dell’evento, Gianfranco Salvatore (Università del Salento), si confronteranno sul tema i professori Marcello Aprile (Università del Salento), Beatrice Perrone (Università di Macerata) e Giovanni Vacca (Università Roma Tre).

Alle ore 15:00, nell’aula 5 dell’edificio Studium 6, interverrà di persona Mogol, autentico protagonista della canzone italiana e internazionale, che offrirà il suo personalissimo contributo al dibattito culturale sulla “popular music” e sull’arte della canzone. Si approfondirà ulteriormente il tema, ponendo ulteriori interrogativi: il testo di una canzone è poesia, può stare autonomamente “sulla carta” con i suoi versi privati della melodia (come accade ormai, da molti anni, perfino nelle antologie letterarie scolastiche)? Oppure, privandolo della melodia a cui è legato, il testo di una canzone resta dunque orfano di una parte del suo significato?

L’Università del Salento è all’avanguardia in Italia su questi temi, grazie anche a una proficua collaborazione tra i suoi storici della letteratura e i musicologi che, a livello accademico, si occupano di musica “pop”: l’ateneo di Lecce è stato infatti il primo in Italia ad aver istituito l’insegnamento di “Storia della Popular Music”, nel 1997. Docenti e ricercatori dell’Università salentina continuano a produrre interessanti contributi sull’argomento. Si trova ad esempio in rete uno speciale della rivista della Treccani, curato da Beatrice Perrone, con articoli e studi specifici firmati anche da Marcello Aprile, Maria Antonietta Epifani, Gianfranco Salvatore. Di quest’ultimo, le edizioni Mimesis hanno appena pubblicato il volume “Mogol/Battisti: l’alchimia del verso cantato. Arte e linguaggio della canzone italiana”.