Il Premio Oscar Kundo Koyama esalta la Puglia
Si chiude domenica 15 settembre, al Multisala Massimo di Lecce, il Festival del cinema, della musica, della cooperazione internazionale e delle tendenze provenienti dall’Estremo Oriente. Il Premio Oscar Kundo Koyama: “La Puglia è il luogo che sostiene il peso dell’arte e della cultura italiana”.
Bagno di folla ieri sera al Multisala Massimo di Lecce per l’inaugurazione della seconda edizione di ALFest (Asia Lovers Film and music festival), il Festival del cinema, della musica, della cooperazione internazionale e delle tendenze provenienti dall’Estremo Oriente. Cinema gremito in ogni ordine di posto per assistere alla prima europea di “How to make milions before grandma dies”, la pellicola thailandese con il maggior incasso di sempre in Asia, Australia e Nuova Zelanda.
Grande protagonista della prima giornata del Festival è stato Kundo Koyama, lo sceneggiatore del film Premio Oscar “Departures”, uno dei massimi esponenti del cinema e della televisione nipponica. “Ammiro la Puglia, promuoverò il fascino di questa terra”, ha detto dal palco del Massimo. Le città pugliesi sono bellissime”. E ancora: “La Puglia è il tacco dello stivale d’Italia. E in Giappone il tacco Implica la parte del piede che sorregge il peso maggiore. E allora possiamo dire che la Puglia è il luogo che sostiene il peso dell’arte e della cultura italiana”.
A ideare l’evento è stata Cristina Massaro. “Questo festival è un’esperienza terapeutica e totalizzante, da vivere fino in fondo. ALFest è un terzo luogo, non è casa, non è lavoro. E’ un piccolo spazio sereno che apre la porta a orizzonti e mondi nuovi. Ringrazio chi è stato al mio fianco e mi ha sostenuto in questa “avventura” emozionante e coinvolgente, ricca di passione, impegno e amore”.
Durante la serata c’è stato spazio anche per un intervento dell’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola: “Spero di portare un grande contributo soprattutto alla cultura, perché vive dell’entusiasmo di persone come Cristina /(Massaro, n.d.r.) che investono competenza, professionalità e mettono tutte se stesse, anche risorse personali, come ha fatto Cristina con ALFest, un evento che genera ricadute importanti sul territorio. Siamo pronti a sostenere le imprese culturali, a intercettare e valorizzare tendenze nuove e a dare supporto a quanti hanno la capacità di saper fare del cinema un ponte che supera barriere, diffidenze, pregiudizi e intolleranze, diventando occasione d’incontro per conoscere l’altro, per farsi altro”.
Programma
Domenica 15 settembre, sempre al Multisala Massimo di Lecce, ultimo giorno del Festival con altri sei film in cartellone. A soli sette giorni dalla sua prima mondiale in Giappone, c’è grande attesa in particolare per il film “Il Matrimonio di Natsume Arata” tratto dal manga Natsume Arata no Kekkon. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dei fumetti giapponesi, del cosplay, della cultura pop e anche del buon cinema. Sipario alle ore 20.45.
Arata Natsume accetta di aiutare Takuto Yamashita, orfano di una vittima di omicidio seriale, incontrando l’assassina Shinju Shinagawa. Durante l’incontro, per prolungare il colloquio, Arata finge di voler sposare Shinju, suscitando il suo interesse. Mentre Shinju sembra disposta a collaborare con la giustizia, l’avvocato di Shinju chiede ad Arata di mantenere l’inganno per scagionarla. Arata, pur sospettando che Shinju sia colpevole e pericolosa, decide di continuare con la farsa.
Ma andiamo con ordine. Alle 10.15 il sipario si apre con “Le avventure di una coccinella” del regista Ding Shi.
Rube è una coccinella coraggiosa che vive in una teca di vetro dentro una serra. Un giorno decide di scappare con l’aiuto della libellula Master Water nella speranza di raggiungere il Golden Canyon, paradiso degli insetti. Tra mille avventure e peripezie, Rube dovrà affrontare il più grande dei pericoli: la lucertola T-Rex
Alle 11.45 “I cacciatori dei tesori – La perla dei mari del Sud” di Xiang He Sheng e Xiang Qiu Liang. Cast: Yezhou Han, Nita Lei, Tatwah Lok.
Dopo una missione finita male, Hubai aveva deciso di prendersi una pausa di riflessione allontanandosi dai Mojin, finendo per fare il pescatore nei mari del sud. Una violenta turbolenza durante una battuta di pesca riporta a galla un oggetto appartenente ad un passato remoto che sembra ricondurre ad una misteriosa civiltà ritenuta scomparsa e che si scopre invece essere sepolta nelle profondità dei mari
Nel pomeriggio si comincia alle 15.45 “Good Job” di Hwang Dong-seok. Cast: YOO Seon-ho (Avvocata Woo), YOO In-soo, KANG Mi-na.
La vita di Jin, liceale dal carattere pacato e riservato, non è semplice: i suoi genitori sono sommersi dai debiti e a scuola è regolarmente preso di mira da Mark e dagli altri bulli. Ma tutto cambia quando il giovane diventa il protetto di un gangster per cui inizia a lavorare. Di colpo, Jin diventa un tipo tosto e il suo atteggiamento nei confronti di Dana- la fidanzata di Mark- fa volare scintille tra loro.
Alle 17.45 “Rose Samurai 2” di Hidenori Inou, con Arata Furuta Yuki Amami / Nicole Ishida, Fuju Kamio / Shoko Takada, Macoto Awane
L’isola di Del Sol viene attaccata dall’esercito di Cordonia, e Goemon aiuta il ricercatore Lentes a fuggire. Decidono di recarsi a Cordonia per scoprire la verità. Nel frattempo, Maria Grande annette Boscogne, e Anne avverte che non si piegheranno se minacciati. Goemon scopre che il suo ex compagno Bormann è dietro l’attacco. Anne e Goemon devono affrontare le minacce di Maria e Bormann mentre cercano di proteggere Cordonia.
A chiudere l’edizione 2024 di ALFest sarà “A man of reason”, del regista Hur Jin-ho. Del cast fanno parte Sol Kyung-gu, Jang Dong-gun, Kim Hee-ae, Claudia Kim. L’occupazione di Jae-wan come avvocato include la difesa di assassini. Suo fratello è un medico religioso che antepone costantemente i suoi pazienti ai suoi interessi. Una circostanza che coinvolge i loro figli adolescenti mette alla prova la coscienza dei fratelli.
L’ALFest è convenzionato con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e gode del patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese.