Al via i lavori di messa in sicurezza del prospetto della chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo, in piazza Aldo Moro a Novoli. La chiusura al traffico era stata imposta il 25 gennaio scorso dai Vigili del Fuoco.
Dall’alba di oggi, gli operai della ditta Nicolì s.p.a. di Lequile, stanno procedendo ad impalcare la facciata principale dell’antico tempio che, a fine gennaio scorso, aveva richiesto un intervento ed una valutazione tecnica dei Vigili del Fuoco in quanto era stata evidenziata una duplice lesione di circa due metri e mezzo al timpano “a vela” realizzato in tufo tanto da comprometterne la stabilità.
Sin da subito il parroco, don Stefano Spedicato, insieme al sindaco di Novoli, Marco De Luca, si sono adoperati affinché si ponessero in essere tutte le condizioni necessarie a garantire la sicurezza cercando, per quanto nelle loro possibilità, di limitare al minimo i disagi derivanti dalla restrizione della viabilità veicolare nella piazza interessata. A seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco chiamati ad intervenire sul posto proprio dal parroco, era stato inibito l’accesso alla chiesa da piazza Aldo Moro ed erano state poste le distanze di sicurezza dal fronte a pericolo di crollo a salvaguardia dell’incolumità pubblica con la conseguente interdizione del traffico veicolare e pedonale.
L’attuale intervento in urgenza mira a rendere “sicuro” il sito (chiesa e piazza) e a consentire le attività di indagine e restauro della facciata.
«Da oggi sono in corso i lavori di realizzazione di un sistema di ponteggi e tubi giunto che avvolgono e stabilizzano il timpano a vela – dichiara il primo cittadino Marco De Luca -; tali opere provvisorie sono indispensabili per evitare ulteriori danni al bene tutelato oltre a salvaguardare l’incolumità pubblica e ripristinare la viabilità cittadina, sovvenendo di fatto alle molteplici esigenze degli esercizi commerciali insistenti nella zona circostante. Nei giorni scorsi, inoltre, mi sono più volte interfacciato con i funzionari della Regione Puglia al fine di intercettare una qualche forma di finanziamento utile a sovvenire alle necessità occorrenti ad una parte degli onerosi lavori che la Curia di Lecce e la comunità parrocchiale sarà chiamata a sostenere per la risoluzione del problema. Si tratta comunque di una evenienza imprevista e complessa che ha richiesto un certo tempo soprattutto nell’adempimento degli obblighi burocratici (redazione del progetto e parere della Sovrintendenza sugli interventi di restauro). Processi, questi ultimi, a cui un’Amministrazione Pubblica non può assolutamente sottrarsi anche in considerazione del fatto che la pertinenza del problema è di esclusiva competenza dell’Arcidiocesi».