Timbravano e poi uscivavano. Per andare a prendere un caffé o per un salto al supermercato. È questa l’accusa contestata a 24 dipendenti dell’ufficio scolastico provinciale di Lecce. I quali sono finiti a processo e hanno chiesto la messa in prova. L’istanza è stata accolta dalla giudice del Tribunale di Lecce, Anna Paola Capano su parere favorevole della pm Maria Consolata Moschettini. E così gli imputati accusati di truffa per essersi assentati dal posto di lavori dovranno seguire un programma di lavori di pubblica utilità o volontariato.
L’udienza per la valutazione del percorso è fissata al 14 gennaio. In caso di esito positivo, gli imputati potrebbero ottenere il proscioglimento e l’estinzione del reato. dipendenti erano stati coinvolti nelle indagini scattate tra febbraio e marzo del 2020. In quella circostanza risultarono decisive le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Altre quattro persone hanno fatto richiesta di rito abbreviato.
Fonte Corriere Mezzogiorno