Educazione finanziaria, educazione alimentare, inclusione tecnologica, educazione politica e istituzionale, sanità mentale e sostenibilità ambientale: sono i temi scelti dai ragazzi e dalle ragazze delle classi terze del Liceo Scientifico – Classico “Giuseppe Stampacchia” di Tricase (Le), per il contest “Io sono l’Altro”, che li ha visti cimentarsi nella redazione di un’iniziativa di legge da presentare al Parlamento su un tema d’interesse sociale applicabile al contesto scolastico.
Il concorso è la tappa finale di “Scuola di Educazione Civica” progetto di sensibilizzazione su temi di attualità e di rilevanza sociale promosso dall’associazione “Zona P.I.P. (Progetti, Idee, Progresso)”, fondata nel 2020 da un gruppo di ventenni salentini e guidata da Davide Indino, classe 2002, nominato nel 2019 Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella per il suo impegno nella promozione del valore dei libri come collanti nella vita di comunità.
“Io sono l’Altro” è un contest voluto per sensibilizzare i giovani alla partecipazione civica e al confronto su tematiche sociali rilevanti, a promuovere la riflessione critica e la consapevolezza sulle dinamiche legislative e a stimolare la collaborazione all’interno del gruppo classe. Gli studenti e le studentesse che hanno partecipato hanno elaborato un testo normativo di almeno 8 articoli accompagnato da una relazione in cui sono state esposte le motivazioni della scelta, le attività proposte e i risultati attesi.
Di seguito le sei proposte:
1) “Introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici delle Scuole Superiori” così motivata: “L’educazione finanziaria non è soltanto una competenza tecnica, ma una chiave per l’autonomia personale e la partecipazione attiva alla vita sociale. Comprendere il valore del denaro, pianificare un bilancio familiare, riconoscere i rischi legati agli investimenti e alle frodi online sono competenze indispensabili per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione”.
2) “Politica in azione tra i banchi di scuola”, che introduce un percorso obbligatorio di educazione alla politica e al funzionamento degli organi istituzionali all’interno delle scuole secondarie di secondo grado al fine di stimolare la partecipazione alla vita politica da parte dei giovani, per accompagnarli al voto con più consapevolezza e provare a ridurre l’astensionismo dilagante.
3) “Un futuro verde: incentivi per la sostenibilità ambientale nelle scuole italiane” con l’obiettivo di “promuovere la sostenibilità ambientale e l’autosufficienza energetica delle scuole primarie e secondarie attraverso interventi mirati”. Si punta all’educazione ecologica nelle scuole italiane, all’adozione di pratiche sostenibili nelle strutture scolastiche e all’investimento in infrastrutture energetiche di nuova generazione.
4) “Norme per la Promozione della cultura digitale e dell’inclusione tecnologica”, un investimento per ridurre il divario sociale e formare una comunità scolastica in cui tutti i partecipanti (studenti, docenti…) abbiano le stesse possibilità di accesso alla rete e ai servizi tecnologici, una proposta così motivata: “viviamo in un’epoca in cui la tecnologia si trova in ogni aspetto della vita quotidiana, dall’educazione al lavoro, dalla comunicazione alla partecipazione alla vita politica. L’esclusione tecnologica, infatti, amplifica le disuguaglianze esistenti e impedisce a molte persone di trarre beneficio dai vantaggi del progresso digitale”.
5) “Educazione alimentare nelle scuole: una proposta di legge per promuovere benessere e consapevolezza”, con lo scopo di promuovere e migliorare l’educazione alimentare e prevenire le cattive abitudini legate all’alimentazione e al corretto stile di vita. Una proposta di legge “che si inserisce in una visione di lungo periodo che vede la scuola come promotrice di un cambiamento culturale. Non si tratta solo di educare alla nutrizione ma di costruire una società più consapevole, sana e responsabile. Investire nell’educazione alimentare significa investire nella salute delle future generazioni, riducendo al contempo i costi sociali e sanitari legati alle patologie prevenibili.”
6) “Promozione per la salute mentale e del benessere psicologico nelle scuole” con l’obiettivo di garantire e tutelare il benessere psicologico nell’ambiente scolastico, promuovendo la salute mentale di alunni e docenti. I risultati attesi da questa proposta sono “la riduzione dello stress e del disagio tra gli studenti, prevenendo lo sviluppo di disturbi psicologici più gravi; la creazione di un ambiente scolastico inclusivo, in cui la diversità sia valorizzata e li bullismo contrastato; un miglioramento del rendimento scolastico e della qualità della vita degli studenti; una maggiore consapevolezza collettiva sull’importanza della salute mentale e sulla necessità di prendersene cura. Investire nel benessere psicologico significa investire nel futuro della società.
La giuria di valutazione è composta da rappresentanti istituzionali, tra cui il direttore della sede regionale della Rai, Luigi Orsi. La proposta vincitrice verrà comunicata sabato 8 marzo, durante l’evento conclusivo che si terrà a Tricase, a palazzo Gallone, nella Sala del Trono, alle 17.00. Interverranno: l’assessore regionale alla cultura e alla legalità, Viviana Matrangola; il sindaco di Tricase, Antonio De Donno; il dirigente scolastico del Liceo Scientifico – Classico “G. Stampacchia” di Tricase, Mauro Polimeno; il presidente di Confindustria Lecce, Vincenzo Nicolì. Davide Indino, Presidente dell’Associazione “Zona P.I.P.” terrà un discorso rivolto ai giovanissimi, riepilogativo del progetto. Interventi musicali: Roberto Esposito, Giada Capraro e Michele D’Elia.
La “Scuola di Educazione Civica” è una scuola fatta da ragazzi per i ragazzi, giovani che si fanno promotori dei valori legati alla cittadinanza verso i propri coetanei e per il loro tramite a tutta la comunità. Un progetto rivolto a giovani di età compresa tra i 14 e i 19 anni che si affianca all’educazione genitoriale e tutoriale e all’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole e mira a formare cittadini più consapevoli dell’importanza di una cittadinanza attiva responsabile per costruire una società più sostenibile. Il progetto nasce da un dato: la scarsa consapevolezza sull’importanza di una cittadinanza attiva responsabile per edificare una società più sostenibile. Sostenibilità che si declina nei vari ambiti: la sostenibilità sociale che include il tema dell’uguaglianza, della parità e della legalità; la sostenibilità ambientale che comporta l’analisi sul cambiamento climatico e l’individuazione di azioni mirate a prevenirne gli effetti dannosi e mitigare quelli già manifestati e la sostenibilità economica che mira non solo a ridurre gli sprechi ma anche ad accresce la consapevolezza sulle povertà del mondo occidentale e sulle povertà “della porta accanto”. Una scuola di formazione civica, fondata e organizzata da ragazzi e ragazze che usa come modello di apprendimento del peer-to-peer-learning per stimolare l’attenzione, già bassa nelle giovanissime generazioni, come numerose statistiche dimostrano, e porre i partecipanti in un rapporto tra pari: sono i soci e le socie dell’associazione Zona PIP, composta da under 30, a mettere in piedi il programma, a selezionare i temi e gli ospiti, a proporre le attività intercettando le esigenze e le necessità degli studenti coinvolti, diventando essi stessi animatori, moderatori e relatori.
Il progetto “Scuola di educazione civica” si realizza con il finanziamento dell’Avviso pubblico “PugliaCapitaleSociale 3.0 – Linea A” di Regione Puglia e con la partnership del Comune di Tricase e del Liceo Scientifico – Classico “G. Stampacchia” di Tricase.
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