IL CONSIGLIO APPROVA IL DUP E IL BILANCIO DI PREVISIONE

IL CONSIGLIO APPROVA IL DUP E IL BILANCIO DI PREVISIONE

Con 19 voti a favore il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2025-2027, il principale strumento per la guida strategica e operativa del Comune, presupposto indispensabile per la corretta approvazione del bilancio di previsione. Contestualmente, infatti, è stato dato il via libera (sempre con 19 voti a favore) al bilancio di previsione 2025-2027, lo strumento di pianificazione economica e di programmazione politica dell’ente.
Sono emerse in aula, dunque, le scelte strategiche dell’amministrazione per il futuro, che l’assessora al Bilancio Sara D’Ostuni ha dettagliatamente descritto. “È un bilancio in equilibrio – ha detto – un documento che è la sintesi dell’impegno di tutti. Abbiamo fatto un lavoro di programmazione che detta le linee strategiche dell’azione amministrativa e ne siamo orgogliosi. Ci sono risorse su ambiente, cultura, eventi, turismo, agricoltura, personale dell’ente, sociale, verde, ma ritengo di particolare importanza i progetti del settore Lavori Pubblici, che permetteranno di consegnare alla città entro pochi mesi la nuova scuola in zona 167, il nuovo asilo di via Galatone, il punto cottura e la mensa di via Pilanuova, il nuovo palazzetto dello sport in via Cuoco, il progetto di riqualificazione del litorale di Sant’Isidoro, la sede del commissariato sull’area dell’ex Gerontocomio. Non solo, l’amministrazione comunale ha affidato anche la progettazione per la nuova caserma dei carabinieri, che sorgerà accanto al costruendo commissariato. Continuiamo nel solco degli sforzi enormi compiuti in questi otto anni e mezzo, che hanno cambiato l’anima e la faccia della nostra città”.
Al termine degli interventi dei consiglieri di maggioranza e di minoranza e quindi della lunga discussione, ha preso la parola anche il sindaco Pippi Mellone, che ha salutato con soddisfazione l’approvazione del bilancio di previsione da parte della maggioranza, compatta e determinata sugli obiettivi raggiunti o da raggiungere. A cominciare dal lunghissimo elenco di opere completate o in via di completamento, che il primo cittadino ha ricordato con orgoglio. “I dati sono impietosi per chi ci attacca – ha detto – possono verificarli tutti con puntualità sul sito web Opencoesione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Abbiamo portato a casa oltre 80 milioni di euro a fondo perduto, soldi che nessuno dovrà restituire. Ciò significa che abbiamo fatto più noi in otto anni e mezzo che tutti quelli di prima in 80 anni. La città continua a crescere e ad essere modello amministrativo per tutta la Puglia.
Dispiace – ha continuato – che i consiglieri d’opposizione abbiano toni di rabbia e di astio non solo nei confronti miei, degli assessori e dei consiglieri di maggioranza, ma anche dei dirigenti, dei dipendenti e dell’organo di revisione. Si mettono il vestito buono della festa, l’orologio a pendolo del nonno e l’anello della massoneria. Vengono qui per recitare una parte e sfogarsi, burattini nelle mani alcuni di mamma e papà, altri del deus ex machina di turno, senza proporre nulla che non sia clamorosamente populista. I cittadini sono disgustati e non ci seguono, perché a loro giustamente interessa solo l’elenco delle cose fatte, finite, concrete. Un elenco meraviglioso che resterà nella storia della città. Lavoro ogni giorno per Nardò e metterò sempre Nardò al centro delle scelte che farò. Lo dico perché leggo molta ansia sul mio futuro personale nelle file dell’opposizione e di qualche trombone trombato, stiano sereni. Come sono sereno io, anche perché finché ci sarò io, salute e Dio piacendo, resteranno all’opposizione”.
Nella stessa seduta, il Consiglio ha approvato anche le aliquote Imu 2025, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, il regolamento delle entrate comunali, l’aggiornamento delle tabelle degli oneri di urbanizzazione, le tariffe della Tari 2025. “A proposito della Tari – sottolinea il sindaco Pippi Mellone – possiamo confermare che resterà invariata anche nel 2025. In tempi in cui tutti i costi lievitano alle stelle, basti pensare a quello che sta accadendo con l’acqua, a Nardò pagheremo nel 2025 la stessa bolletta Tari che abbiamo pagato nel 2016. Grazie all’impegno della mia amministrazione e al comportamento diligente dei neretini, che nel 2016 hanno chiuso i conti con l’epoca dei salassi sui rifiuti”.