“Storia Nera della Uno Bianca” con Antonio Diurno per “Nel frattempo” alle Officine Culturali Ergot

“Storia Nera della Uno Bianca” con Antonio Diurno per “Nel frattempo” alle Officine Culturali Ergot

Giovedì 20, 27 marzo e 3 aprile (ore 21:00 | ingresso 10 euro | posti limitati con prenotazione obbligatoria su EventBrite.it) alle Officine Culturali Ergot di Lecce con tre spettacoli tra musica e narrazione prosegue “Nel frattempo”. La rassegna ideata e promossa dall’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con Coolclub e Uasc, anticipa la dodicesima edizione del festival Conversazioni sul Futuro (Lecce – 16/19 ottobre 2025).

Giovedì 20 marzo
 (ore 21:00 | ingresso 10 euro | posti limitati con prenotazione obbligatoria su EventBrite.it) appuntamento con “Storia Nera della Uno Bianca. I profili della banda più cruenta d’Italia“, un monologo scritto da Adelmo Monachese, interpretato e diretto dal criminologo e attore Antonio Diurno, autore del volume “Cattive Divise” (Augh! Edizioni). Lo spettacolo racconta le incredibili vicende della banda criminale più cruenta d’Italia che tra il 1987 e il 1994 ha seminato violenza nelle province di Bologna, Forlì e Pesaro. Una serie di crimini, apparentemente senza senso, che culminò con una scioccante scoperta: cinque dei sei arrestati erano poliziotti in servizio. La pièce si propone non solo di ricostruire i delitti della banda, ma anche di riflettere sull’eredità storica e sociale che questi eventi hanno lasciato al nostro Paese. «“Storia Nera della Uno Bianca” nasce dalla volontà di fare divulgazione in ambito crime che sia però non solo mero intrattenimento ma anche in qualche modo formazione», sottolinea Diurno. «La drammaturgia di Adelmo Monachese adatta per il palco il mio libro “Cattive Divise” nel quale ho già parlato di questa triste vicenda. Una sorta di “live podcast” che vuole restituire allo spettatore la sensazione di essere dentro un processo di analisi, restituendogli la certezza che la comprensione di qualunque fenomeno criminale non può essere affrontata se non partendo dall’osservazione delle dinamiche umane che l’hanno posto in essere».

Giovedì 27 marzo (ore 21:00 | ingresso 10 euro | posti limitati con prenotazione obbligatoria su EventBrite.it) le Officine Culturali Ergot ospitano “Le storie di ieri: 50 anni d’autore“, concerto dedicato ai cinquant’anni di Rimmel di Francesco De Gregori e Volume 8 di Fabrizio De André con Massimo Donno (chitarra e voce) e il giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala (voce narrante). Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio tra musica, parole e racconti, celebrando due LP, usciti a pochi giorni di distanza nel gennaio 1975, che hanno segnato la storia della canzone d’autore italiana. Dopo l’esordio in coppia con Antonello Venditti con l’enigmatico “Theorius Campus” (1972) e gli album “Alice non lo sa” (1973) e l’omonimo “Francesco De Gregori” (1974), il 5 gennaio 1975 arrivò nei negozi “Rimmel”. Con oltre 60 settimane in classifica e più di mezzo milione di copie vendute, è il disco di un cantautore italiano rimasto più a lungo nelle classifiche. La sua iconica copertina e brani come la title track, Pablo e Buonanotte fiorellino, ne hanno fatto un classico intramontabile, cantato e amato da generazioni. Pochi giorni dopo uscì “Volume 8” di Fabrizio De André, nato dalla collaborazione tra il già affermato cantautore genovese e il giovane artista romano, all’epoca neanche 24enne. L’album venne composto interamente nella casa di Faber in Gallura. È qui che i due, tra notti insonni e bicchieri di vino, diedero vita a capolavori come La cattiva strada, Canzone per l’estate e Oceano. Il titolo della serata è quello dell’unico brano (manifesto antifascista scritto da De Gregori), presente in entrambi i dischi con due versioni diverse.

Giovedì 3 aprile (ore 21:00 | ingresso 10 euro | posti limitati con prenotazione obbligatoria su EventBrite.it) spazio a “Come le onde del mare. Dedicato a Gianmaria Testa“. Il cantautore Massimo Donno, la cantante Serena Spedicato e il giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala proporranno un omaggio all’artista piemontese, scomparso il 30 marzo 2016. In scaletta “Come le onde del mare”, “Preferisco così”, “Le traiettorie delle mongolfiere”, “Dentro la tasca di un qualunque mattino”, “Polvere di gesso”, “Seminatori di grano”, “Ritals”, “Rrock”, “La tua voce” e molti altri brani, in un viaggio alla scoperta della storia personale e artistica del cantautore ferroviere. Gianmaria Testa, classe 1958, era italiano, italianissimo, ha vissuto nelle Langhe in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo. Nel corso della sua carriera ha pubblicato nove dischi – Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live “Solo – dal vivo” (2009), Vitamia (2011), “Men at work” (2013) -, si è esibito in più di 3000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo collaborando con numerosi musicisti e lavorando anche a teatro con Giuseppe Battiston, Erri De Luca, Enrico Rava, Banda Osiris, Stefano Bollani e molti altri. Pochi mesi fa è uscito Prezioso, un disco imperfetto e inaspettato. Sono canzoni mai uscite o uscite in altre versioni e in altri contesti, mai, comunque, in questa forma. Nel giorno della morte, la sua pagina Facebook recitava “Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico”.

Lascia un commento