LECCE Rivisitazione del Pug

LECCE Rivisitazione del Pug

Rivisitazione del Pug, dichiarazione del sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone.

Dopo aver studiato, ho desiderato farmi carico delle “preoccupazioni” espresse dall’ex sindaco circa l’applicazione delle norme afferenti le situazioni di incompatibilità in materia di redazione degli strumenti urbanistici generali. Tali situazioni attengono innanzitutto alla posizione dei consiglieri comunali e degli assessori al ramo nell’ambito della Giunta. Per quanto attiene, invece, ai professionisti privati, la norma di riferimento rinviene nell’articolo 41 bis della legge urbanistica, secondo cui “i professionisti incaricati della redazione di un Prg o di un programma di fabbricazione possono, fino all’approvazione del Prg o del programma di fabbricazione, assumere, nell’ambito del
territorio del Comune interessato, soltanto incarichi di progettazione di opere e di impianti pubblici”. Evidentemente è sfuggita all’attenzione dell’ex sindaco la circostanza fattuale che questa
Amministrazione intende, e non ha inteso, conferire ad alcuni professionisti l’incarico della redazione dello strumento urbanistico generale della città di Lecce. Tutto ciò risulta “per tabulas” dal contenuto della delibera di Giunta numero 400 del 14 novembre 2024.
Questo è stato ribadito espressamente e precisato, in occasione dell’incontro, ai professionisti convocati presso la sede municipale al fine di verificare la loro disponibilità nei limiti della consulenza tecnica richiesta. In quella occasione si è peraltro ribadito l’intendimento dell’Amministrazione di mantenere un rapporto collaborativo con i progettisti redattori del Pug, ai quali è riferibile.
la titolarità del progetto di Pug messo a disposizione dell’Amministrazione. Va quindi ribadito che l’intendimento espresso dalla sottoscritta, e fatto proprio dalla Giunta, è quello della rivisitazione degli atti del Pug ai fini della predisposizione di un documento “che indichi le direttrici guida utili all’adeguamento del Pug ai nuovi indirizzi urbanistici” rivenienti dalle linee programmatiche di
questa Amministrazione. Quindi, è evidente, lo si ribadisce solo al fine di “tranquillizzare” la “preoccupazione” dell’ex sindaco Salvemini, che per limiti del mandato che sarà conferito ai professionisti non si verificheranno le situazioni di incompatibilità previste dalla legge
urbanistica vigente. Infatti, la natura e i limiti della consulenza richiesta ai professionisti trovano una loro conferma con riferimento alla durata della prestazione richiesta, contenuta nel termine di 180 giorni.