Mosca, esplosione in un grattacielo

Mosca, esplosione in un grattacielo

Nel mirino capo battaglione nel Kursk

L’uomo, da tempo ricercato dalle autorità di Kiev, sarebbe rimasto ferito gravemente. Sale il bilancio dell’attacco russo su Poltava: almeno 14 i morti

Un incidente o un’operazione mirata in territorio russo? E’ giallo sull’esplosione avvenuta oggi a Mosca, dove sarebbe rimasto ferito Armen Sargsyan, fondatore del battaglione delle forze speciali ArBat impegnato a combattere contro i militari ucraini nella regione russa di Kursk.

Sull’esplosione è stata aperta un’indagine coordinata dalla procura di Mosca e le forze dell’ordine russe sospettano un complotto di omicidio, ha riferito la Tass, citando le autorità. I Servizi segreti russi ”stanno facendo il loro lavoro, un lavoro molto difficile” sul luogo dell’esplosione, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, spiegando che ”per noi è impossibile commentare ora” e che è necessario che ”la dinamica venga chiarita”.

Inizialmente i media riportavano che l’uomo, da tempo ricercato dalle autorità ucraine, era stato ucciso nella deflagrazione che ha preso di mira il complesso residenziale ‘Vele Scarlatte’ nel nord-ovest di Mosca. Ma l’agenzia di stampa Ria Novosti, citando le forze dell’ordine, ne ha smentito la morte riferendo che è stato ricoverato in gravi condizioni. “Gli verrà amputata la gamba”, ha affermato la fonte a condizione di anonimato all’agenzia. La Tass afferma che “Sarkisyan è in terapia intensiva e verrà operato”. Nell’esplosione ha perso la vita la guardia del corpo di Sarkisyan.

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