CONFERENZA STAMPA ALLA VIGILIA DI ROMA – LECCE
Si è svolta presso la sala stampa dello stadio “Sergio Vantaggiato” la conferenza stampa di MARCO GIAMPAOLO allenatore del lecce calcio, ed ha risposto alle domande dei gionalisti. Nell’intervista del tecnico si è potuto ravvisare una certezza che sarà una partita che lascierà il segno, rispondendo con sorrisi di affermazione.
Il tecnico ha così risposto alle domande dei giornalisti:
Come è stata questa settimana di lavoro e di conoscenza della squadra?
E’ stata una settimana di lavoro, si approfondiscono le conoscenze, si rientrano a conoscenza. ) Si entra sempre meglio nelle pieghe della squadra, il risultato ti aiuta sempre a lavorare meglio. Di più, la strada deve essere quella della continuità della squadra. A Roma cosa ci aspetta? La partita è difficile, è una partita tosta.Con il Napoli e con l’Atalanta ho fatto due buone gambe, l’ultima con l’Atalanta è stata una partita molto buona. L’Atalanta è un avversario scomodo per tutti. Poi ho fatto una bella partita con il Tottenham, una squadra forte che sta lì per caso. Ci aspetta una partita difficilissima, dobbiamo farci trovare pronti sotto l’aspetto fisico, mentale, caratteriale e di personalità. Ranieri è in grado di ricompattare l’ambiente di Roma, è difficile ma lo sa fare, è figlio della città. Avrà pubblico in intero stadio a supporto della squadra. Dobbiamo essere molto calmi.
La squadra segna in campionato ma con lei sono arrivati due gol in due partite. Sono arrivati quando hanno modificato l’assetto della squadra passando la difesa a tre.
Si fanno una prova per disegnare anche il modulo vista l’assenza di Gallo nel quartetto di difesa iniziale. In Venezia è stata una necessità, ma era anche una cosa che avevamo previsto prima. Con la Juventus è stata una necessità che ci vedeva sotto, bisognava tentare qualcosa per rimettere le cose in pari. Poi ci sono giocatori che hanno quelle caratteristiche, noi in questo momento abbiamo più esterni dal binario che da uno contro l’altro, quindi si presta la squadra a partire in corso a questi tipi di cambiamenti.
Per quanto riguarda la partita di Roma, abbiamo lavorato tutta la settimana per essere competitivi. Subiamo la tecnica, la posizione, la personalità. Bisogna giocarsela in undici inizialmente e in sedici dopo.
Poi i moduli lasciano il tempo che trovano. Bisogna fare prestazioni individuali importanti e poi collettivi. Da Ranieri, spesso nel calcio i personaggi scacciano la persona.
La figura di Ranieri è una di quelle che sembra resistere a tempo i cambiamenti del calcio.
Potresti descriverci brevemente come lo conosce il tecnico del personaggio nel calcio?
Prima di tutto, quando arrivi ad allenare, fino all’età di 70, è stato nella crescita dell’ombra. Ha avuto la capacità di rinnovarsi e di essere più giovane.
Poi lui ha allenato in tanti posti d’Europa. Ha tantissime di quelle esperienze che poi non ti regalano nessuno. Si mette sul campo.
L’uomo io ho avuto il modo di conoscerlo in varie occasioni. A cena, quando lui allenava la sampdoria, io sono stato in visita lì qualche anno fa. Lui è stato capace di vincere e di salvare la squadra.
Ha risolto ogni sospetto. Stiamo iniziando a imparare la tua credenza nel mondo del tagli e assist. Vedendo la vista dei convocati, che non fanno parte nemmeno di un Stanzone, con l’assenza di Vandenberg, si riduce il numero degli esterni, considerando anche l’assenza di Gallo, che ci fa così fuori all’allenamento, sembrano scelte quasi forzate? Gallo era in uno stato di forma straordinaria.
Gallo ha fatto una partita in mezzo con un cliente difficilissimo. Stava bene, con grande autostima, bene mentalmente. E’ un valore che non possiamo aggiungere domani.
Banda non l’ho mai avuto. Dobbiamo farvi resistere tutti. Devo cercare di fare spesso i tracciatori e, al meglio, le loro possibilità e qualità nei ruoli più congeniali.
Ecco perché il sistema di gioco in questo momento non conta nulla. La chiave è andare ad adattamenti continui, perché le caratteristiche ti mettono nella condizione delle forze. E’ lì che devono essere molto bravi i nostri tracciatori, a sapere interpretare anche il cambiamento.
Non siamo nella condizione normativa di dire che si gioca così. In queste prime due partite abbiamo cambiato spesso, perché? Perché questa squadra in questo momento ha determinate caratteristiche, quindi c’è la possibilità di poter esprimere al massimo le loro potenzialità. Non esistono sistemi adesso.
Esiste la contrapposizione in ogni partita. Esiste come te la giochi, come stai fisicamente, come stai mentalmente, cosa sei capace di produrre tecnicamente, che spirito di squadra hai… Esistono tutte queste altre cose. Non c’è sistema.
Il sistema non lo possiamo.. possiamo perseguire i principi. Per non mollare, per correre fino al 95 esimo, per aiutarsi, e di avere una personalità dentro la partita, di fare un passaggio in giro. In questo momento sono focalizzato molto su questo.
Relativamente alla partita di domani, si appuntano due squadre che sono alla stessa posizione di classifica, ma con qualità diversa. Quanto conta l’aspetto ambientale e mentale, riferendomi al suo collegare a Ranieri, e giustamente le lodi anche assurdo nelle dichiarazioni pre-gara. Lui ha detto che vuole una Roma, comunque, con giocatori furbi, attenti e indeterminati. Le chiede, ci vuole?
Aspettate. Furbi, attenti e indeterminati. È il sale delle partite dell’Italia. Il sale è così.
Poi, ci possiamo perdere il mio discorso, ma il sale è sentirla addosso alla partita, è giocarla, è non farsi giocare dalla partita, fino al 95 esimo dove gli dici io ci sono stato dentro, non mi sono fatto travolgere dagli eventi. Indifferenza. Poi, sostanzialmente, questa è una diagonale più, che non significa nulla se non c’è se non c’è il trasporto emotivo per fare una cosa, se non c’è la passione per fare una cosa.
Non esiste niente. La prerogativa è quella. Il sale è così.
Niente. Torno a una domanda che tu hai fatto 15 giorni fa, però non aveva avuto molto la disposizione, su Berisha, che calciatore ha visto, se ci sono degli step di crescita, dal punto di vista fisico?
Mi piace Berisha. È elegante, sa giocare, mi piace. Sta crescendo. È una cosa che mi piace.
Carmen Tommasi.Mister, Io volevo sapere se sta pensando a Rejvic dal primo minuto e quale potrebbe essere per lei la svolta tattica della partita di domani.
Quale potrebbe essere la svolta tattica se lo sapessi adesso?
A me ci penso come penso a tutti gli altri.
Penso in ognuno di loro. Dicevo l’altro ieri, la squadra, siamo in 30, forse ne avevamo più o meno 30. 11 giocatori all’inizio, 19 non giocano, 4 o 5 si inventano.
Quindi il mio mestiere è difficile. Quindi sì, Rejvic sì, ci ha dato tanto in queste due partite, si è dimostrato un giocatore professionalmente ineccepibile, ha fatto un grande contributo, li voglio bene, sono contento. Poi ne ho altri 29, che all’altra se non pensi al Mercurio, nemmeno al Rejvic.
A proposito di Rejvic però, come l’ho visto in quel finale di partita contro la Juventus, insieme, in tandem con Kristovic, al di là del gol che hanno fatto insieme, come sono quei giocatori che possono resistere alla sua idea di calcio?
Tutti possono giocare tutti. Quando un giocatore è generoso, può giocare, se non sei generoso, se non corre 1, 2, 3, non può giocare nessuno insieme all’azienda nazionale. Quando ti adoperi, quando corri, quando ti aiuti, possono giocare tutti.
Il discorso non è Rejvic, ma in generale l’abbiamo visto così. Poi, si può giocare con Rejvic e due ali, si può giocare con Rejvic e Kristovic senza le ali, si può giocare in tutti i modi. Non c’è un sistema che vince, c’è un sistema che perde.
Se la sua domanda è, possono giocare insieme? Sì, ma ne può anche giocare uno soltanto? Tenete conto che questa è una squadra costruita con ali, è una punta per una punta. Se faccio giocare più punte e poi dovessi attingere con una punta in panchina, non ce l’ho, ma posso anche assumermi quella risposta. Oggi Rejvic è stato in grado di cambiare le liste delle partite.
Quindi bisogna fare di partita in partita sempre discorsi non in maniera dal per assoluto, ma non ci sono per l’età. Ci sono partite, quella di domani io penso di giocarla in un certo modo e ce la giocheremo così. Poi vediamo l’altra.
Il mio risone temporale è domani. Pronto domenica. Non so nemmeno cosa faccio domani.
Il tecnico ha convocato i seguenti calciatori per la gara ROMA – LECCE, 15a giornata della serie A Enlive, in programma sabato 07 Dicembre 2024 alle ore 20,45.
PORTIERI, 98 Borbei, 30 Falcone, 1 Fruchti, 32 Samooja DIFENSORI,6 Baschirotto, 4 Gaspar, 12 Guilbert, 19 Jean, 2 Pelmard CENTROCAMPISTI, 5 Berisha, 29 Coulibaly, 14 Helagason, 77 Kaba, 27 McJannet, 10 Oudin, 8 Rafia, 20Ramadani ATTACCANTI,23 Burnete, 13 Dorgu, 40 Hasa, 9 KRstovic, 7 Morente, 50 Pierotti, 3 Rebic