Nei giorni scorsi, il Governo e la Regione Puglia hanno annunciato con grande enfasi la firma dell’accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione, destinando oltre 6 miliardi di euro per progetti che potrebbero segnare una svolta importante per una regione meridionale da anni alle prese con il de-finanziamento strutturale. Una notizia che, purtroppo, solleva anche alcuni interrogativi sulla modalità con cui questi fondi sono stati distribuiti e sulle scelte che ne sono alla base.
La mancanza di un processo trasparente
Pier Luigi Lopalco, consigliere regionale del PD, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla trasparenza del processo decisionale che ha preceduto l’allocazione dei fondi. «Dove e come sono state decise le priorità di questi investimenti? Chi ha partecipato alla pianificazione di interventi così rilevanti per il futuro del nostro territorio?» ha chiesto, sottolineando l’assenza di un coinvolgimento diretto delle istituzioni locali e dei cittadini.
Secondo Lopalco, la mancanza di un confronto democratico sui progetti finanziati è un elemento che non può passare inosservato: «Non risulta che né i consiglieri regionali né i sindaci delle comunità locali siano stati informati o coinvolti in alcun momento della pianificazione». Una situazione che, secondo il consigliere, non si può definire semplicemente una svista burocratica, ma una mancanza di apertura e trasparenza in un processo che riguarda il futuro di interi territori.
Un rischio per la democrazia e la partecipazione
Lopalco ha poi rimarcato che un tale approccio decisionale non fa che minare la democrazia. «Quando la logica delle decisioni prese nelle segrete stanze sostituisce la partecipazione democratica, l’intero sistema istituzionale è a rischio», ha avvertito. Il consiglio è chiaro: «Chi ha a cuore lo sviluppo della nostra regione, che sia un rappresentante istituzionale o un cittadino, non può che pretendere trasparenza e partecipazione. Questo è il principio che deve guidare ogni decisione che coinvolge le risorse pubbliche, soprattutto quando si parla di opportunità cruciali per il futuro delle comunità».
Un appello alla prudenza e alla trasparenza
Infine, Lopalco ha rivolto un appello al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che è da sempre considerato un punto di riferimento per il benessere del Mezzogiorno. «So che Emiliano è una persona attenta al bene della nostra regione, ma è fondamentale che il processo decisionale si svolga in modo aperto e coinvolgente. È un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini e delle istituzioni locali», ha concluso Lopalco.
La critica di Lopalco solleva una questione centrale per il futuro della Puglia: come vengono gestite le risorse pubbliche e con quale grado di coinvolgimento delle istituzioni locali e della società civile? La richiesta di maggiore trasparenza e partecipazione appare non solo legittima, ma fondamentale per garantire che i fondi destinati allo sviluppo siano effettivamente a beneficio di tutti e non solo di pochi.