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ARRIVA A LECCE LA MOSTRA ITINERANTE CHE RACCONTA STORIE DI VIOLENZA

In vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, arriva a Lecce “What were you wearing? – Com’eri vestita?”, mostra itinerante degli indumenti indossati da alcune donne nel giorno in cui sono state vittime di violenza, nata con l’obiettivo di smantellare i pregiudizi che colpevolizzano le vittime di stupro e abusi.

L’esposizione, fortemente voluta dalla Uil Puglia di concerto con la Uil territoriale di Lecce ed i Centri di ascolto Mobbing e Stalking regionale e territoriale, sarà inaugurata lunedì 18 novembre, alle ore 11, nel Museo Castromediano di Lecce dove si svolgerà anche un incontro-dibattito sul tema, che coinvolgerà gli studenti e le studentesse del Liceo classico e musicale “Palmieri” di Lecce.

L’incontro si aprirà con i saluti di: Raffaele Lattante, dirigente scolastico del liceo “Palmieri”, Mario Trifiletti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce, Mauro Fioretti, coordinatore territoriale UIL Lecce, Sen. Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce e Maria Agostinacchio, F.S. territorio del liceo “Palmieri”. Interverranno: Annarita Gianniello, Segretaria confederale UIL Puglia con delega alle Pari opportunità, Antonella Pappadà, Consigliera di parità della Provincia di Lecce, Marta De Bellis, Primo Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, Roberta Cazzella, psicologa del Centro ascolto Mobbing e Stalking UIL Lecce. Modera Giusy Scorrano, responsabile Centro ascolto Mobbing e Stalking UIL Lecce.

Prima di approdare nel capoluogo salentino, la mostra “Com’eri vestita?” ha già fatto tappa in numerose città italiane con l’obiettivo di sviluppare una maggiore conoscenza sul drammatico fenomeno della violenza sulle donne e sui cliché che spesso lo giustificano. Si tratta di un progetto nato nel 2013 da un’idea di Jean Brockman, direttrice del Centro per la Prevenzione e Formazione sessuale di Kansas. In Italia è stato diffuso dall’Associazione Libere Sinergie di Milano che, attraverso l’Aps “Malala. Gli occhi delle donne sulla pace”, ha concesso alla UIL di Puglia la possibilità di utilizzare gli abiti e ed i relativi cartellini che raccontano le storie di violenza.

“L’intento è quello di porre l’accento sul pregiudizio e sul senso di vergogna a cui spesso è sottoposta la vittima che sporge denuncia, perché sono in tanti ancora a giustificare uno stupro dietro una maglietta scollata. Ma non è certo il tipo di abbigliamento che scatena la violenza sessuale ed è questo il chiaro messaggio che questa mostra vuole lanciare”, sottolinea Giusy Scorrano, responsabile del Centro Ascolto Mobbing e Stalking della Uil di Lecce.

“È ormai consuetudine della nostra Organizzazione organizzare iniziative nelle scuole per parlare di violenza sulle donne, coinvolgendo direttamente gli studenti attraverso dibattiti e riflessioni, momenti musicali e altre performance artistiche che li facciano sentire parte attiva nel contrastare ogni forma di discriminazione e violenza. Ringraziamo pertanto il Liceo Palmieri di Lecce, con il suo dirigente Raffaele Lattante e i professori tutti, per aver accolto il nostro invito a collaborare”, aggiunge Mauro Fioretti, coordinatore territoriale della UIL di Lecce.

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