Bando Inte.RSS.eca, 30 milioni di euro per infrastrutture sociali
Il bando Inte.RSS.eca del dipartimento Welfare della Regione Puglia, è operativo dal 3 gennaio 2024, con una dotazione finanziaria complessiva pari a € 30.000.000 destinata per il 70% ad interventi di restauro/risanamento/
Le risorse finanziarie potranno essere integrate, ove disponibili, tramite specifico provvedimento della Giunta Regionale, con dotazioni aggiuntive nel rispetto delle caratteristiche ed entità del contributo di cui al presente Avviso, al fine di offrire una risposta alle aspettative dei richiedenti e soprattutto degli utenti cui questi interventi si rivolgono.
A seguito della pubblicazione del bando Inte.R.SS.eca, la commissione di valutazione ha avviato l’esame dei progetti presentati seguendo l’ordine cronologico di arrivo della candidatura.
Hanno potuto presentare proposta progettuale, in qualità di Soggetti proponenti, i Comuni del territorio pugliese e le Aziende di Servizi alla Persona (ASP). I progetti valutati hanno riguardato prevalentemente interventi di recupero del patrimonio immobiliare in disponibilità degli Enti partecipanti nonchè nuove realizzazioni e la loro destinazione ad attività che rispondessero non solo ad esigenze del singolo Comune ma anche dell’intero Ambito territoriale di riferimento.
La valutazione ha valorizzato anche l’integrazione con le infrastrutture sociali già attive e oggetto di precedenti finanziamenti nella logica di completare o implementare l’offerta di servizi per i cittadini
Al contempo, alcuni dei comuni partecipanti, hanno colto l’occasione per proporre interventi che, oltre a rispondere a tutti gli indirizzi dell’edilizia sostenibile e dell’elevata efficienza, innovano i classici servizi rivolti ai cittadini nella logica della integrazione tra servizi e della creazione di luoghi di scambio di relazioni tra l’intera comunità.
In adiacenza della esistente struttura di proprietà dell’ASP “Angela Maria Sgobba” nel comune di Noci, strutturalmente e funzionalmente distinte da questa, sorgeranno una nuova Comunità alloggio ed il Centro diurno per Anziani autosufficienti che necessitano di una vita comunitaria e di reciproca solidarietà. Nello specifico il centro diurno metterà a disposizione della popolazione anziana, luoghi di incontro e di relazioni, alleviando la condizione di solitudine e di isolamento, offrendo opportunità di scambio con l’ambiente territoriale esterno attraverso l’organizzazione di attività a sostegno dell’autonomia individuale e sociale.
Il Comune di San Cassiano ha proposto la realizzazione di una Senior Housing da realizzare nell’Edificio del Mercato Ortofrutticolo, su cui il Comune di San Cassiano aveva riposto le speranze per la ripresa economica del territorio, recuperando uno spazio pubblico e riconvertendolo per rispondere a nuove necessità sociali.
Il Comune intende perseguire la finalità di realizzare una comunità alloggio a bassa intensità assistenziale, consistente in un nucleo di convivenza a carattere comunitario per dieci anziani autosufficienti che necessitano di una vita comunitaria e di reciproca solidarietà nonché una casa alloggio costituita da un insieme di alloggi di piccola dimensione e varia tipologia dotati di tutti gli accessori per consentire una vita autonoma e con servizi collettivi, destinata ad ospitare quattordici anziani autosufficienti.
L’intervento, invece, proposto dall’Amministrazione del Comune di Noci prevede una ristrutturazione con demolizione dell’edificio che ospitava la scuola dell’infanzia “Tinelli” e la ricostruzione sul medesimo luogo di un centro sociale polivalente per diversamente abili. La struttura sarà aperta alla partecipazione anche non continuativa di diversamente abili, alle attività ludico-ricreative e di socializzazione e animazione, in cui saranno garantite le prestazioni minime connesse alla organizzazione delle suddette attività, ai presidi di garanzia per la salute e l’incolumità degli utenti durante lo svolgimento delle attività del centro. Il centro polivalente per diversamente abili sarà, dunque, un luogo/servizio in cui i diversamente abili, e in generale le persone, troveranno uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno delle loro scelte nel rispetto della inclusione attraverso una relazione significativa di aiuto con gli operatori/operatrici del centro.
Il progetto del comune di Volturara Appula presenta, invece, un intervento di radicale rinnovamento di un edificio destinato a istituto penitenziario, mai entrato in funzione. La casa di riposo che si prevede di realizzare prenderà al posto del citato istituto sarà una struttura sociale residenziale a prevalente accoglienza alberghiera destinata ad ospitare, temporaneamente o permanentemente, gli anziani.
Il Comune di Tuglie prevede la realizzazione di una Residenza sociale, assistenziale, esperienziale per anziani che erogherà servizi socio-assistenziali a persone con deficit funzionali, in età superiore ai 64 anni. Tra i servizi da offrire vi sono laboratori creativi di arte terapia e di lettura, ascolto e commento libri; cineforum; attività ludico – creative; uscite sul territorio. Inoltre si prevede il ricorso ad elevati standard di informatizzazione e digitalizzazione dell’offerta con l’utilizzo della realtà virtuale.
L’intervento del comune di Alezio, infine, riguarda un immobile degli anni ’70 costruito in due fasi, in parte dismesso per un avanzato stato di degrado e in parte ancora funzionante, affidato in gestione a un’associazione ricreativa per anziani. L’edificio, oggetto di un radicale intervento di riqualificazione strutturale ed energetica, sarà destinato alla realizzazione di un centro polivalente per anziani, avente l’obiettivo di ridurre il disagio sociale e culturale per gli anziani con attività laboratoriali, formative, svago anche all’aperto, ludico – creative, manuali, psicomotorie e a garanzia della salute. Particolare attenzione verrà posta alla segnaletica anche sensoriale con totem informativo multimediale e per la fruibilità della struttura da parte dei diversamente abili mediante il collegamento esterno con rampe, adeguati percorsi interni, aperture e servizi igienici. La struttura potrà ospitare in media 40 utenti, fino ad un massimo di 60 unità.
“I progetti presentati dimostrano come i soggetti proponenti abbiano voluto e accettato la nostra sfida di progettare luoghi con elevati livelli di personalizzazione dell’offerta assistenziale, valorizzando l’incontro e la relazione tra le persone a sostegno di una autonomia non solo individuale ma anche collettiva” – afferma la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano.