Poli Bortone all’Assemblea Anci

Poli Bortone all’Assemblea Anci

Poli Bortone all’Assemblea Anci

Il saluto del sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, all’Assemblea regionale Associazione nazionale comuni italiani Puglia, in corso al teatro Paisiello. <Comuni e territori: sfide e opportunità> il tema dell’Assemblea nella quale i sindaci della Puglia si stanno confrontando
in vista della Assemblea nazionale Anci, in programma a Torino dal 20 al 22 novembre prossimi.

Siamo qui per fare il punto della situazione su Pnrr e Coesione in una condizione che, rispetto al passato, ci vede, in qualità di enti territoriali attuatori, giocare un ruolo di veri protagonisti di una sfida indubbiamente difficile: la realizzazione del Pnrr entro il 2026
e, in contemporanea, la capacità di utilizzare fondi europei della programmazione 2021-2027 in modo efficace e rispondente alle esigenze reali delle comunità locali.

L’impianto innovativo del Pnrr, basato sulle prestazioni che ha assegnato a “Milestone e Target” un ruolo centrale nella gestione del dispositivo, ha spostato l’attenzione sui tempi di attuazione ed ha generato una vera e propria corsa senza precedenti verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un raggiungimento che viene reso difficile, tra l’altro, dall’assenza di velocità, cioè dal tempo che intercorre fra l’avvenuta rendicontazione sulla piattaforma Regis e l’effetiva liquidazione delle somme.

Cosa hanno dovuto affrontare i nostri Enti e soprattutto quali strumenti dobbiamo adottare ancora per raggiungere la vera sfida di completare le infrastrutture nei tempi e garantire la sostenibilità di tali opere e l’insediamento di servizi utili per le nostre città?

Un grande ostacolo, probabilmente il primo ostacolo, se non il più difficile fra tutti, rimane il rafforzamento delle capacità amministrative degli enti locali. Nonostante gli sforzi profusi dal Governo per implemetare le competenze delle Pubbliche amministrazioni e rafforzare gli organici a tutti i livelli, gli Enti locali soffrono ancora di problemi di sottorganico e di mancanza di competenze specifiche.                                                                                I dispositivi messi in campo non hanno prodotto i risultati attesi, sicchè il risultato ad oggi è quello di aver sottoposto di fatto i nostri dipendenti sotto stress per la grave carenza di personale e per il continuo proliferare di norme e regole, senza contare le difficoltà
incontrate con l’entrata in vigore di alcune riforme cruciali, quali quelle del nuovo Codice dei contratti e della digitalizzazione della Pubblica amministrazione.

Un altro punto su cui, a mio avviso, dobbiamo insistere, è la sinergia fra livelli di governo. Il Pnrr è una sfida condivisa e non vede, a livello nazionale, parti contrapposte ma un’unica squadra. Pertanto, la collaborazione fra enti territoriali e amministrazioni centrali risulta
fondamentale e lo è ancor di più nella sfida che ci vede coinvolti per l’utilizzo dei Fondi di coesione.

La condivisione di intenti nelle sedi istituzionali, dove si definiscono le strategie e si coordinano le iniziative, è fondamentale per garantire che le politiche di coesione siano efficaci e rispondono alle esigenze specifiche di ogni territorio. Pensiamo all’accordo di programma ormai prossimo alla firma: un documento che promuove lo sviluppo sostenibile e la crescita economica, e non solo, di una Regione che, per sua natura, dovrebbe essere l’espressione dell’unione delle forze politiche e istituzionali.

Le soluzioni più efficaci emergono sempre  a seguito di un dialogo aperto ed inclusivo e dal confronto. Il pieno coinvolgimento degli enti territoriali nelle politiche di coesione regionali avrebbe sicuramente contribuito ad individuare soluzioni più efficaci oltre che a promuovere
un senso di responsabilità collettivo e costruire relazioni di fiducia tra i nostri enti chiamati ad affrontare insieme le sfide per lo sviluppo locale.

La politica di coesione, integrata con il Pnrr, mira a ridurre le disparità territoriali ed a promuovere l’inclusione sociale ed economica solo attraverso un impegno congiunto e una visione condivisa attraverso cui potremo raggiungere ambiziosi obiettivi e garantire un futuro prospero  e sostenibile per le nostre città.

Si deve lavorare ancora sulla semplificazione burocratica e sul coinvolgimento dei cittadini per garantire trasparenza, partecipazione e capire se le iniziative assunte rispondono effettivamente alle loro esigenze.

In conclusione, il nostro ruolo di amministratori in questo momento storico straordinario è cruciale. La responsabilità di portare i nostri Enti ad agire come veri motori di sviluppo locale , in sinergia con le amministrazioni centrali, sarà determinante per il successo di questa partita con l’Europa. Una partita non semplice per i vincoli che l’Europa ci ha imposto.                                                                                                                       E’ un compito molto impegnativo ma anche un’opportunità straordinaria per realizzare pienamente la transizione ecologica e digitale e costruire un’Italia più equa, più solidale, più
inclusiva, più resiliente. Io credo che tutti quanti noi, ciascuno per la sua parte, piccola o grande che sia, quest’impegno lo stiamo mettendo.                                                          Creiamo sempre più maggiori sinergie , abbiamo sempre la possibilità di evidenziare le criticità,  non per fare critica o creare divisioni ma semplicemente  per cercare di individuare dei percorsi  che siano più facili, più agevoli, più costruttivi, più utili  per i nostri
territori.