Il treno del campionato è partito e passa da una stazione all’altra con molta fretta. Tre giorni dopo il debutto con Pesaro, Hdl Nardò Basket torna in campo domani sera a Udine contro un’altra grande del torneo, incappata nello scivolone di Rimini domenica e inevitabilmente carica e arrabbiata più che mai. Il Toro ha perso, ma complessivamente non è dispiaciuto. Certo, un’altra prestazione discontinua per dedizione, concentrazione e aggressività nell’arco dei 40 minuti, sarebbe fatale anche in casa dei bianconeri friulani.
Luca Dalmonte sa che sarà una partita durissima. “È una trasferta impegnativa, anzi molto impegnativa – spiega il coach granata – ho assoluta stima nei confronti di Vertemati e del roster di Udine, che è di livello. Una squadra con caratteristiche di qualità, talento ed esperienza. Le condizioni da cui partire per costruire la nostra partita dovranno essere il controllo del ritmo per contenere la loro transizione offensiva e la responsabilità difensiva uno contro uno”.
Stessa consapevolezza anche da parte della squadra, già catechizzata da Dalmonte nell’allenamento di ieri post-Pesaro. “La partita con Pesaro è stata molto maschia e andiamo ad affrontarne un’altra altrettanto tosta – dice l’ala Michele Ebeling, ex di turno – quindi innanzitutto impegnativa fisicamente. Udine anche quest’anno punta a vincere, si sono rinnovati molto anche se hanno tenuto gente come Caroti o Alibegovic. Negli esterni sono molto forti, hanno quella fisicità che serve nel 4 con Xavier Johnson, a lui e a Hickey dobbiamo fare molta attenzione. Siamo pronti a lottare e a provare a portare a casa due punti che sarebbero un ottimo viatico prima del doppio turno in casa”.
Dopo Pesaro, dunque, altro turno complicato per il Toro. Udine, per ambizioni, tradizione e forza è ammessa di diritto al club delle grandi di questo campionato. Lo scorso anno i bianconeri si sono arresi a Cantù in semifinale playoff, quest’anno ci riproveranno. Il coach è Adriano Vertemati, giovane e preparatissimo, alla seconda stagione in Friuli dopo le esperienze al Bayern Monaco e in serie A con Varese. Il direttore sportivo è Andrea Gracis, bandiera di Pesaro e Treviso (e della Nazionale) tra gli anni Ottanta e Novanta. In campo nomi importanti per la categoria, roster forte e senza fronzoli che ha fatto spazio in estate a Anthony Hickey, forte play americano proveniente da Cantù, a Francesco Stefanelli, reduce da una buonissima stagione a Verona, all’altro Usa Xavier Johnson, ormai veterano dell’Italia e della A2, e a Giovanni Pini, che lo scorso anno ha giocato a Scafati e che la A2 l’ha già vinta tre volte (Reggiana, Fortitudo Bologna e Verona). Completa il quintetto titolare il confermatissimo Mirza Alibegovic. La panchina, si fa per dire, va da Lorenzo Caroti e Iris Ikangi, da Matteo Da Ros a Lorenzo Ambrosin sino all’inossidabile Davide Bruttini (classe 1987), emblema di longevità, dedizione e talento e anch’egli specialista di promozioni in serie A (tre, con Torino, Brescia e Virtus Bologna). Colpisce l’età media del gruppo a disposizione di Vertemati, altissima, senza millenials: il più giovane è Caroti, classe 1997.
Il debutto in campionato per Udine non è stato dei migliori, anzi. A Rimini, contro un avversario di assoluto rispetto (ma con credenziali inferiori), Apu è incappata in una sconfitta abbastanza pesante (85-71), che ha palesato qualche limite nella condizione fisica, nella velocità del giro palla e in difesa. Benino gli americani (Hickey 13 punti e Johnson 12) e Caroti, gli altri tutti rimandati. Vertemati non ha fatto drammi, spiegando la sconfitta con il calo di energia nella seconda metà di partita, ma nel chiuso dello spogliatoio avrà già detto ai suoi che contro Nardò è vietatissimo sbagliare. Nelle pieghe di queste temporanee debolezze e nei vuoti del cantiere friulano, i granata possono infilarsi. Ma servirà la partita quasi perfetta.
Old Wild West Apu Udine-Hdl Nardò Basket si gioca domani, mercoledì 2 ottobre, al Palasport “Primo Carnera” di Udine. Palla a due alle ore 20:30. Gli arbitri designati per il match sono Marco Barbiero di Milano, Claudio Berlangieri di Trezzano sul Naviglio (Milano) e Vito Castellano di Legnano (Milano).
