Un evento straordinario ha colorato di rosa la spiaggia libera di Torre Castiglione, nella Riserva Marina Protetta di Porto Cesareo. Le prime quattro uova di tartaruga marina Caretta caretta, delle trenta salvate lo scorso 21 luglio, si sono schiuse, dando inizio alla spettacolare corsa dei piccoli esemplari verso le limpide acque dello Jonio.
Un ritorno significativo nella Riserva Marina
La nidificazione della Caretta caretta, la tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo, rappresenta un segno positivo e importante per l’ambiente. Il ritrovamento del nido è avvenuto grazie alla fortuita scoperta di alcuni bagnanti nella località di Torre Castiglione, a Torre Lapillo, sulla costa nord di Porto Cesareo. Durante una passeggiata sulla battigia, i bagnanti hanno notato alcune uova di tartaruga e hanno immediatamente allertato la Capitaneria di Porto del locale ufficio marittimo Torre Cesarea.
La risposta immediata delle autorità
In seguito alla segnalazione, è stato attivato prontamente il protocollo che ha coinvolto il “Centro Recupero Tartarughe” di Calimera e gli operatori dell’Amp Porto Cesareo. Gli ispettori ambientali e i professionisti del Centro, Piero Carlino e Gianluca Romano, hanno lavorato congiuntamente per mettere in sicurezza il nido, spostandolo di qualche metro per evitare ulteriori danni causati dalle mareggiate che frequentemente interessano quella zona costiera.
Un impegno costante per la preservazione
Il monitoraggio e la messa in sicurezza del nido si sono dimostrati cruciali per la salvaguardia delle uova. Nonostante le difficoltà incontrate – su 94 uova depositate, solo 30 sono risultate in buone condizioni – gli esperti sono riusciti a garantire la protezione delle uova sopravvissute. La messa in sicurezza dell’area è stata ulteriormente rafforzata con una nuova recinzione e un percorso informativo, arricchito da cartelli e illustrazioni a colori, per sensibilizzare i visitatori sull’importanza della nidificazione e del ciclo di vita delle tartarughe marine.
Un appello al rispetto dell’ambiente
Le autorità locali e gli operatori dell’Amp Porto Cesareo sottolineano l’importanza di rispettare le indicazioni fornite per la tutela delle tartarughe. È fondamentale non disturbare in alcun modo il ciclo di vita di questi animali, poiché le tartarughe tornano a nidificare solo in luoghi dove la deposizione e la nascita non sono state traumatizzate da interventi umani.
La nidificazione della Caretta caretta nelle acque di Porto Cesareo è una testimonianza dell’efficacia del lavoro svolto dalle istituzioni locali nella conservazione e protezione della fauna marina. Questo successo non solo evidenzia l’importanza delle azioni di monitoraggio e protezione, ma rappresenta anche una speranza per il futuro della biodiversità marina nel Mediterraneo.