Gatti non censiti: il Comune avvia il servizio di cattura per la sterilizzazione
L’assessora Valli: “Gli interventi sono essenziali per il benessere degli animali”
L’assessorato al Randagismo del Comune di Lecce ha deciso di avviare il progetto sperimentale di cattura dei gatti vaganti non censiti, che vivono in luoghi diversi dalle colonie feline gestite da tutor riconosciute, per poterli sterilizzare a tutela della loro stessa salute.
Affidato a due associazioni, il progetto sperimentale durerà sei mesi e consisterà, in sostanza, nell’individuazione e nella cattura ai fini della sterilizzazione degli esemplari adulti, non censiti, ai quali viene somministrato cibo in maniera costante e sistematica da persone non riconosciute come tutor. Inoltre, si darà supporto alla cattura anche alle tutor di colonie riconosciute dal Comune che dovessero avere accertate difficoltà nella cattura dei gatti che frequentano le aree di loro competenza.
Sulla base della legge regionale che regolamenta la tutela dei gatti che vivono in stato di libertà sul territorio, gli interventi di sterilizzazione chirurgica sono a carico dei servizi veterinari Asl, mentre il resto delle procedure tese a questo scopo ((accalappiamento, custodia pre e post operatoria e re-immissione sul territorio) è affidato ai volontari che gestiscono le colonie feline. Ad oggi l’Ufficio Ambiente ha provveduto al censimento di circa 150 colonie feline e molti dei relativi tutor di colonia stanno provvedendo gradualmente, per tramite dei servizi veterinari della Asl, alla sterilizzazione degli esemplari adulti sotto la loro tutela, tant’è che, per esempio, nel 2022 si è provveduto alla sterilizzazione di 243 gatti e nel 2023 di 394 gatti, tutti provenienti dalle colonie feline. Esistono, però, le colonie non dichiarate e non censite, dove non si provvede alla sterilizzazione degli esemplari adulti né viene praticato un controllo sanitario, pratiche che sono all’origine di un incremento del fenomeno del randagismo e della diffusione di malattie infettive tra i gatti, come segnalato dai servizi veterinari durante due diverse riunioni tenutesi con gli uffici comunali in cui è stato richiesto di implementare gli interventi.
Già nell’ottobre del 2022, con ordinanza dirigenziale, il Settore Ambiente, per favorire l’individuazione e il controllo di queste colonie non censite, ha fatto obbligo a chi somministra in maniera sistematica il cibo a felini non registrati, di autodichiararsi presso l’Ufficio fornendo le proprie generalità e l’ubicazione dei siti in cui viene somministrato cibo.
«L’Amministrazione comunale ha deciso di farsi carico – dichiara l’assessora al Randagismo Angela Valli – del supporto necessario a favorire le operazioni di cattura finalizzate alla sterilizzazione chirurgica dei felini che vivono in contesti non dichiarati e di quelli di colonia i cui tutor presentano difficoltà logistiche. Gli interventi effettuati sui gatti adulti sono uno strumento fondamentale per garantire il benessere degli animali e un corretto equilibrio con l’ambiente che li ospita. Infatti la crescita numerica non proporzionata alle capacità ricettive del territorio rappresenta un fattore di rischio per la diffusione di malattie con conseguente compromissione dello stato di salute degli animali e delle condizioni igienico- sanitarie del contesto. È stato accertato, invece, che i felini sottoposti a sterilizzazione presentano minori problematiche comportamentali soprattutto in termini di aggressività. Con la diminuzione degli accoppiamenti e delle conflittualità tra felini, diminuisce parallelamente la diffusione delle malattie che si propagano attraverso il contatto del sangue o dei liquidi corporei, così come si riducono i decessi per investimento. Rinnovo l’invito a chi somministra in maniera sistematica cibo a raggruppamenti di gatti vaganti non censiti di dichiararne l’ubicazione in modo da favorire le sterilizzazioni e il controllo del randagismo».