L’ambulanza non riesce a passare a causa della pista ciclabile.

E’ successo ancora! E continuerà a succedere.

La speranza è che non si debba mai dire che sarebbe bastato arrivare in ospedale qualche minuto prima.
Via dei Ferrari, una delle principali vie che collega l’ospedale Vito Fazzi al resto della città, è un lungo tratto di strada che costeggia il parco delle Cave e che di recente è stata oggetto di un sensibile restringimento per dare spazio all’ennesima disorganica pista ciclabile.
Si tratta di una strada percorsa quotidianamente da auto, pullman extraurbani e bus urbani.                                                                                                                       Ma, soprattutto, una strada utilizzata dai  mezzi di soccorso, ambulanze in particolare, che a sirene spiegate viaggiano verso il Dea.
Impossibile per le automobili farsi da parte come solitamente i cittadini diligenti si premurano di fare in queste situazioni delicate: bloccati dalle delimitazioni in cemento che separano la carreggiata dalla corsia riservata alle biciclette. L’ambulanza a sirene accese cercava un qualsiasi varco per farsi spazio e riuscire a raggiungere quanto prima chi aveva urgente bisogno dell’assistenza sanitaria.
ANDREA GUIDO, Dichiara, Non sono mai stato contrario alle piste ciclabili, non è mai stata in dubbio la mia propensione verso lo sviluppo urbano sostenibile e green, ma ho sempre detto e non mi stancherò di farlo, che gli interventi spot sulla gestione della mobilità, fatti solo per poter dire di averli fatti, se non rientrano in un progetto organico ed in una visione generale, diventano solamente fonti inesauribili di problemi che si ripercuotono sui cittadini.