SABATO 24 FEBBRAIO per la VI Stagione Concertistica di Opera Prima, Ludovica Rana al violoncello e Maddalena Giacopuzzi al pianoforte in “Romanza”

SABATO 24 FEBBRAIO per la VI Stagione Concertistica di Opera Prima, Ludovica Rana al violoncello e Maddalena Giacopuzzi al pianoforte in “Romanza”

Sul palco del Teatro “Oratorio Don Orione” di Arnesano (Le) torna l’ormai immancabile duo composto da Ludovica Rana, violoncello, e Maddalena Giacopuzzi, pianoforte. Così per la sesta Stagione Concertistica di Opera Prima realizzata dall’omonima associazione musicale con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Puglia. L’appuntamento è per sabato 24 febbraio, alle ore 19.30 (biglietto 7 euro, per info e prenotazioni 3274562684, www.associazioneoperaprima.com). Quest’anno Rana e Giacopuzzi propongono “Romanza”, un repertorio variegato che va da Strauss a Zemlinsky passando per Dvorak.

Dà il titolo al concerto, appunto, la Romanza di Strauss, Andante cantabile, una composizione di relativa recente riscoperta, proposta qui nella versione per violoncello e pianoforte: emerge l’essenza della musica a cavallo dei due secoli proposta dalla penna del giovanissimo compositore ancora quindicenne. Una iniziale sezione meditativa di grande respiro melodico, nel registro medio del violoncello, presenta all’ascoltatore la dolcezza ed una sensibilità tipica del timbro dello strumento. L’iniziale tema dolce e cantabile si guadagna l’acme nel giro di poche battute, grazie ad un susseguirsi di increspature armoniche, l’accompagnamento pianistico sempre più presente e una ritmica incalzante, per poi procedere con una ripresa del tema iniziale che ristabilisce l’ambiente di quiete e di meditazione. La cadenza, che mai come in questo caso non è chiusura ma apertura, traghetta l’ascoltatore nel cuore della composizione: un’energia vitale, un temperamento ed una tensione emotiva e drammaturgica che giaceva sommessa nel tema iniziale è ora portata allo scoperto. Il prodotto è una musica in cui la potenza del lirismo, dell’estro emotivo si confronta con le spinte tensive del vitalismo in un equilibrio rarefatto, delicatissimo e per questo perfetto. Questa è considerata tra le pagine che forse più ci rendono possibile la conoscenza della sfera intima di una delle personalità che ha segnato in maniera indelebile il periodo a cavallo dei due secoli.

Non lontano è l’ambiente sonoro in cui si muove il Rondò in sol minore op.94, eseguito nella sua versione originale, come di abitudine compositiva per l’epoca, per pianoforte e strumento solo, in questo caso violoncello. Un tema affidato al solista si fa strada sicuro, diretto senza indugi; di carattere popolare che evoca la grande tradizione delle danze slave composte più di dieci anni prima dal compositore ceco. Una melodia struggente, non priva di slanci virtuosistici, che viene puntualmente commentata dal pianoforte. Il secondo tema ha un incedere cullante, come una ninna nanna, dal carattere dolce e struggente. Lo stesso tema viene puoi ripreso dal pianoforte che apre ad uno sviluppo fino allo slancio virtuosistico delle quartine del violoncello. Una brevissima ripresa con un delicato ritardando finale apre alla seconda sezione Più mosso. Allegro vivo. Di carattere opposto con una ritmica incalzante e un pieno virtuosismo del violoncello che disegna una vera e propria danza popolare anche nel secondo tema che per vocazione ha un respiro cantabile. La composizione si chiude con la nuova esposizione della prima sezione che definisce una struttura perfettamente tripartita e bitematica fedele alla grande tradizione.

Chiude il programma la Sonata di Zemlinsky, composizione di notevole impegno compositivo ed esecutivo in cui i tre tempi. Quest’opera delinea un chiaro avanzamento delle abilità compositive e stilistiche dell’autore. L’allegro di apertura ha un’espressione passionale marcata, ma c’è anche una corrente sotterranea di agitazione di marca più moderna. Il secondo tema è più calmo. Il movimento andante, il terzo, inizia con un apio respiro poetico, ma la turbolenza ritorna con la sezione centrale. Il tema della prima sezione ritorna per una sorta di fusione degli stati d’animo di ciò che è accaduto prima. L’allegretto conclusivo è di carattere allegro e spiritoso. Ancora una volta l’abilità del compositore nel contrasto tematico è in primo piano, ma c’è anche una maggiore distinzione nello sviluppo stesso. Come nel secondo movimento, l’ultima parte è meditativa, struggente e drammatica.

STAGIONE OPERA PRIMA

Opera Prima con questa sesta stagione ha voluto disegnare un percorso artistico e culturale molto vario sia nei generi che nelle forme, affidando a musicisti di grande prestigio e a giovani emergenti di assoluto valore, la presentazione di un repertorio incredibilmente articolato e complesso, attivando collaborazioni con Istituzioni Concertistiche storiche e di grande spessore organizzativo come Lucca Classica e il Centro Paolo Grassi di Martina Franca (Ta), e dedicando, non per ultimo, ai più piccoli consumatori di musica, i musicisti di Sistema Musica Arnesano, il tanto desiderato pubblico di domani, produzioni di incondizionato valore artistico.

La Stagione Concertistica 2023-24 si conferma, dunque, punto di riferimento nella vita musicale salentina e pugliese più in generale, con un ricco e originale programma di concerti tradizionalmente previsti il sabato sera, affidati ad alcuni fra i più rappresentativi interpreti della scena musicale pugliese e nazionale.

Fino al 20 aprile 2024dieci appuntamenti, trenta artisti, un programma che attraversa gli stili, con organici molto vari tra loro.

Il cartellone è incentrato sugli elementi che da sempre caratterizzano l’attività concertistica di Opera Prima: l’originalità delle proposte, la particolarità degli interpreti, la presenza di giovani talenti.

I riflettori saranno puntati anche quest’anno sulle giovani promesse, ribadendo l’impegno dell’Associazione a sostenere la vita artistica dei musicisti nell’impegnativo cammino professionale che hanno scelto per la vita. Attenzione verrà data anche alle realtà musicali di qualità del territorio, per dimostrare che non è necessario andare oltre confine per trovare proposte interessanti, ma bisogna, invece, tenere lo sguardo ben saldo intorno a sé.

APPUNTAMENTI SUCCESSIVI

Il 10 marzo il Coro Dilecta Musica diretto da Vincenzo Damiani, con la partecipazione al pianoforte di Carlo Maria Barile, eseguirà “Northern Lights” un viaggio nella musica vocale del XX secolo dagli USA al nord Europa. Concluderà la Stagione, il 20 aprile, il recital intitolato “Canzoni per un lungo viaggio – da Parigi a Hollywood e Broadway passando per l’America Latina” del soprano Margherita Rotondi e del pianista Vincenzo Cicchelli – anche questo il risultato di un CD pubblicato nel 2022.

Costo singolo concerto 7 euro.

Per info e prenotazioni 3274562684.