Con l’approvazione dell’Agenda Regionale del Diritto allo Studio, esito del percorso di ricerca ed istituzionale “Puglia Regione Universitaria” nel quale Regione, Adisu, Atenei e Città Universitarie in dialogo con le organizzazioni studentesche, si è tracciato un quadro di riferimento programmatico rispetto al quale collocare le singole politiche e azioni per una piena cittadinanza studentesca, spingendosi a valutare l’efficacia della loro messa a terra attraverso alcuni Progetti Bandiera, tra cui il progetto di recupero come Residenza Universitaria Urbana del seicentesco convento dei Carmelitani Scalzi (Caserma
Cimmarrusti) recentemente finanziato nell’ambito del V Bando ministeriale L.338/2000, che costituisce un caso esemplare anche grazie alla visione strategica del Comune di Lecce.
Alla luce dei risultati della prima fase del progetto e delle indicazioni della “Conferenza Regionale di programmazione per il diritto allo studio Universitario 2023/2025”, la giunta regionale ha deliberato la prosecuzione dello stesso prevedendo l’allargamento del partenariato all’intera platea delle istituzioni della formazione terziaria regionale (Accademie, Conservatori e ITS Accademy) secondo una metodologia che
intende approfondire il tema del diritto allo studio, in città e territori in cambiamento, mettendo al centro delle riflessioni la sperimentazione di progetti bandiera. Di ciò si parlerà il prossimo 22 Febbraio in occasione della firma del protocollo di intesa – prevista all’Accademia di Belle Arti di Lecce dalle 16 – per la seconda fase del progetto. A conclusione della giornata, gli studenti si approprieranno simbolicamente dello spazio urbano prospicente la futura Residenza Universitaria attraverso un
evento artistico e musicale che prevede esibizioni jazz, dj set e videomapping. La festa degli studenti avverrà in un luogo simbolo: la piazza antistante la nuova residenza universitaria, che ritornerà a vivere ospitando la nuova casa degli studenti universitari.
Un ribaltamento fortemente voluto dai progettisti, che darà alla piazzetta antistante un’identità finora negata. «Siamo dentro un progetto ambizioso di trasformazione delle nostre aree urbane – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – che si incarica
di fare sintesi di alcuni elementi oggi acquisiti come sensibilità politica culturale: la rigenerazione, il recupero e il riuso dei beni in abbandono e l’aggiornamento delle valutazioni urbanistiche rispetto all’allocazione delle sedi universitarie. Prima era prassi l’allocazione in aree periferiche sul modello dei campus anglosassoni, oggi invece le
città si nutrono di relazioni comunitarie, in cui proprio gli studenti universitari vogliono vivere le città dentro l’esperienza universitaria. Quando si è profilato questo progetto, quindi, abbiamo molto insistito perchè la scelta cadesse sull’ex Cimmarusti, nel centro storico, proprio perchè gli studenti vivessero dentro la città e non fuori, in
comunicazione con le altre sedi universitari (Accademia, Rettorato, Codacci Pisanelli). Oggi dobbiamo agire per contrastare il rischio che le città storiche si svuotino di residenza per far posto alla ricettività. Possiamo preservarle garantendo funzioni di uso collettivo
e posti per la residenza, come stiamo prevedendo anche all’interno del nuovo piano urbanistico generale. Con il rinnovo del protocollo, poi, coinvolgiamo tutte le istituzioni formative, che sono un gioiello della città di Lecce». Silvia Pellegrini (Direttore Dipartimento Istruzione, formazione e lavoro della Regione Puglia): «E’ fondamentale il tema del recupero del patrimonio nelle politiche di realizzazione di nuovi studentati nelle città universitarie di Puglia, così come confermato nei concorsi che si sono tenuti nelle città.»
Nicola Martinelli (Urb@nit): «La manifestazione del 22 febbraio costituisce il punto di arrivo di puglia regine universitarie e l’avvio del nuovo programma biennale di puglia regione universitaria. La scelta di quel luogo e del tipo di manifestazione è la conferma degli obiettivi dei cinque temi nei quali si articola l’agenda regionale del diritto allo studio: riqualificare i luoghi urbani, rispondere al principio di lotta al consumo di suolo, allargare la partecipazione agli studenti, che nel caso della festa in piazza del 22, saranno i protagonisti». Al termine della conferenza stampa, il Direttore del Dipartimento Istruzione, Formazione e Lavoro Silvia Pellegrini, ed il Presidente Adisu Puglia Cataldo hanno sottoscritto l’accordo che prevede la copertura totale di tutte le borse di studio. Un momento importante che formalizza la copertura totale degli idonei alla borsa studio per l’A.A. 2023/2024.