Femina – la mia voce è il mondo intero al Castello Volante di Corigliano d’Otranto

Femina – la mia voce è il mondo intero al Castello Volante di Corigliano d’Otranto

Workshopconcertidj setmostreproiezioni ed eventi insieme ad artiste e artisti provenienti dal bacino del Mediterraneo, per promuovere il canto corale come strumento di pace e connessione tra i popoli: da giovedì 14 a sabato 16 dicembre il Castello Volante di Corigliano d’Otranto ospita la prima edizione di Femina – La mia voce è il mondo intero. La rassegna è incentrata sullo scambio interculturale attraverso l’approfondimento e lo studio della musica tradizionale del Mediterraneo (Albania, Algeria, Libano, Palestina, Salento). Il programma accoglierà i laboratori delle cantanti Enza PagliaraLamia YaredMeli HaidelajMona Boutchebak, la proiezione del documentario Ibrahim – A fate to define della regista Lina Alabed e il progetto Elettro Mascarimirì prima del gran finale con Rachele AndrioliCoro a Coro e altre ospiti. Tutte le sere dalle 16 a mezzanotte le sale del Castello, allestite dall’artista Maurizio Buttazzo, ospiteranno le mostre “Pacifica Convivenza” di Teresa Perna, “A pezzettini” di Maria Carmen Zirro, “Frange” di Elisabetta Selleri e l’audioinstallazione “La mia voce è il mondo intero” mentre nella Biblioteca al piano terra sarà presente il book point VoceRotta – viaggio mediterraneo a bordo dei libri a cura di Magma Aps. Nella giornata conclusiva spazio anche a Bazart, la festa-mercato della produzione creativa indipendente ideata da Big SurFemina – La mia voce è il mondo intero è un’iniziativa a cura di Coro a Coro Aps con il patrocinio del Comune di Corigliano d’Otranto e la collaborazione di Big SurCoolclub e Multiservice Eco, cofinanziata dalla Regione Puglia nell’ambito dell’avviso Iniziative per la pace e per lo sviluppo delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo. Info ilcastellovolante.it. Iscrizioni coroacoroaps@gmail.com.

PROGRAMMA
La rassegna prenderà il via giovedì 14 dicembre dalle 15:30 alle 17:30 con Il corpo e la voce a cura di Enza Pagliara. Una delle voci più importanti della penisola salentina, esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del Sud Italia, proporrà un laboratorio per sperimentare attraverso il proprio corpo i suoni della cultura tradizionale orale contadina. Dalle 18 alle 20 la giornata inaugurale proseguirà con Il canto levantino. La cantante e suonatrice di oud libanese Lamia Yared, specializzata in musica classica araba e tradizionale ottomana, condurrà un percorso finalizzato all’esplorazione delle tecniche di canto classico arabo con particolare attenzione al ricco repertorio sia dei Muwashahat di Aleppo e d’Egitto sia a selezionati brani folkloristici della regione araba levantina. Dalle 21, infine, la regista palestinese Lina Alabed presenterà il documentario Ibrahim – A fate to define. Il film documenta un viaggio di riconciliazione della regista con il proprio trauma. Quando Lina aveva solo sette anni, il padre, membro segreto del Consiglio rivoluzionario palestinese, partì per un normale viaggio di lavoro ma questa volta non fece più ritorno a casa.

Venerdì 15 dicembre dalle 15:30 alle 17:30 la cantante albanese Meli Haidelaj (che negli anni ha collaborato con Opa Cupa, Talea e Orchestra di Piazza Vittorio) condurrà il laboratorio La voce e i balcani, incentrato sulla tradizione polivocale albanese, simbolo di identità e bene culturale immateriale. Dalle 18 alle 20:30 la seconda giornata proseguirà con il workshop Voce migrante con la cantante di origine algerina Mona Boutchebak. La voce come granello di sabbia portato via dal vento dell’Africa che dal deserto viaggia fino alle spiagge della penisola iberica, per finire nel mare del sud Francese. Un intreccio di influenze per contrastare l’idea di lontananza. Dalle 21 la serata si concluderà con il dj set Elettro Mascarimirì di Claudio Cavallo con visual di Kasia “Kashu” Kurdziel. Il solo, unico e originale live & dj set dal Salento in Sud Italia, una full immersion nel vortice di electro Pizzica Pizzica e i suoni del Mediterraneo nello stile Gypsy. Un mix di suoni e immagini accattivanti che derivano da feste popolari mediterranee, caratterizzate da un suono acido e potente.

Sabato 16 dicembre la giornata conclusiva si aprirà dalle 16 alle 19 con un laboratorio collettivo coordinato dalla cantante, autrice e musicista salentina Rachele Andrioli, una delle più originali interpreti della nuova musica salentina. Il suo esordio solista Leuca, prodotto da Finisterre nella programmazione Puglia Sounds Records, ha vinto il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana 2023. Dalle 20 saranno proiettati i due documentari del progetto Marinae – Storie di Donne alla fine di una terra: un viaggio guidato da voci femminili, per affermare un’identità di donne che condividono il quotidiano ma che cercano, al contempo, di emanare un sentimento di sorellanza volto all’inclusione e alla cura delle ferite attraverso la voce, diventando così protagoniste di produzioni culturali che mirano oltre l’orizzonte ordinario. Dalle 21 il concerto finale con la restituzione al pubblico dei vari workshop e l’esibizione di Coro a Coro e altre ospiti. Si tratta di un laboratorio di canto polifonico in continua evoluzione per donne che amano cantare ideato e diretto da Rachele Andrioli che, subito dopo, proporrà il dj set Sin Tierra – World Music Sounds, un’attenta selezione di brani dal mondo, un fil rouge che intreccia i popoli, per disegnare confini inesistenti. Dalle 16 a mezzanotte spazio anche a Bazart, la festa-mercato della produzione creativa indipendente ideata da Big Sur con il Castello Volante. Per due giorni (sabato 16 e domenica 17) l’antico maniero si trasformerà in un bazar immersivo di produzioni uniche e indipendenti. Visioni, immagini, storie e suggestioni prendono forma attraverso produzioni creative caratterizzate da un forte valore aggiunto dato dalla componente manuale o etica: oggetti unici, illustrazioni, artigianato, design, arti performative, enogastronomia.