Bufera sul consigliere Mevoli dopo gli attacchi sul femminicidio di Giulia Cecchettin. Il sindaco Marchionna «No alle sue dimissioni»
Il consigliere comunale Cesare Mevoli di Fratelli d’Italia al centro di un caos politico, scatenato da alcuni suoi post pubblicati su Facebook, in cui esprime il suo pensiero sul femminicidio di Giulia Cecchettin
Il consigliere comunale Cesare Mevoli di Fratelli d’Italia al centro di un caos politico, scatenato da alcuni suoi post pubblicati su Facebook, in cui esprime il suo pensiero sul femminicidio di Giulia Cecchettin, la giovanissima ragazza padovana ammazzata con ferocia dal fidanzato Filippo Turetta.
Nel primo post di Mevoli, questo esprime alcune considerazioni polemiche su Elena, la sorella di Giulia, “rea” di aver parlato di patriarcato, come humus che ha favorito il delitto.
Cesare Mevoli, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Brindisi è finito al centro delle polemiche perché sui social ha definito «fortemente imbarazzante» la «sovraesposizione mediatica di Elena Cecchettin», sorella di Giulia, uccisa per mano di Filippo Turetta. Il Partito democratico, riporta il Corriere della Sera, chiede le sue dimissioni mentre lui non si pente di nulla e il centrodestra locale tace. Tutti in silenzio eccetto il sindaco (sempre di centrodestra) Giuseppe Marchionna che non condividendo l’esternazione ha ribadito che una cacciata del consigliere è fuori discussione. «Io – ha dichiarato al sito Brindisireport -sono per la liberà di espressione. Posso condividere o non condividere e in questo caso non condivido. Ma non mi sembra che questo abbia un’attinenza con l’attività amministrativa del Comune di Brindisi. Al fondo c’è il rispetto delle opinioni altrui, anche quando non sono condivise. Gli altri partiti sono altrettanto liberi di esprimere la loro opinione. Per fortuna viviamo in un Paese democratico, è una fortuna che apprezzo ogni giorno».