Dal 22 ottobre al 10 dicembre – la rassegna di teatro contemporaneo Altre Latitudini alle Manifatture Knos di Lecce

Dal 22 ottobre al 10 dicembre – la rassegna di teatro contemporaneo Altre Latitudini alle Manifatture Knos di Lecce

Dal 22 ottobre al 10 dicembre (ore 19 –  ingresso 12/10/6 euro – abbonamento 36 euro) le Manifatture Knos di Lecce ospitano la prima edizione di Altre Latitudini. La rassegna, ideata e organizzata da Principio Attivo Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia e in collaborazione con il Polo Biblio-Museale di Lecce, proporrà quattro spettacoli di teatro contemporaneo. Domenica 22 ottobre la rassegna si aprirà con Memorie d’Arneo di Ura Teatro con Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese con musiche dal vivo di Redi Hasa eseguite da  Marco Schiavone. Domenica 12 novembre la compagnia modenese Drama Teatro presenterà, in prima regionale, Era meglio Cassius Clay con Angel AntoniniGianluca Balducci e Stefani Vercelli per la drammaturgia di Rita Frongia che, dal 7 al 10 novembre (iscrizioni 100 euro), nelle sale del Convitto Palmieri proporrà anche un laboratorio per approfondire l’arte della scrittura per il teatro. Domenica 26 novembre si prosegue con Principio Attivo Teatro che, per la prima volta a Lecce, sarà in scena con Preghiera del Mattino, un testo scritto da Valentina Diana per la regia di Giuseppe Semeraro con Silvia Lodi che interpreta cinque episodi dell’Antico Testamento che raccontano di donne e di violenze. Ultimo appuntamento domenica 10 dicembre con l’attore pugliese Michele Sinisi e il suo monologo Amleto, spettacolo prodotto da Elsinor e Progetto Farsa. Info e prenotazioni 3894755191 – 3277372824.

Domenica 22 ottobre (ore 19 –  ingresso 12 – riduzioni 10/6 euro) la rassegna prenderà il via con Memorie d’Arneo della compagnia Ura Teatro di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno con musiche di Redi Hasa eseguite dal vivo dal violoncellista Marco Schiavone. Era una terra di sogni e speranze, l’Arneo. Lo era per chi, con le mani indurite da un lavoro nei campi che non lo riscattava dalla miseria, vedeva, in quei terreni che si estendevano a perdita d’occhio, la promessa di una rinascita. Era il sogno di quegli anni, dopo la guerra, dopo gli orrori, perché era bello credere che di terra si potesse campare. Ed era un sogno condiviso in tutto il paese, da tutti quei contadini che vedevano immensi feudi abbandonati. Ed era il sogno di quei contadini che sapevano come prendersene cura, con quanto sudore renderla feconda, come gioire dei suoi frutti. Ché la bellezza è un premio per chi la sa coltivare, non un diritto per chi la può comprare.

Dal 7 al 10 novembre (ore 15/19 – iscrizioni 100 euro) nelle sale del Convitto Palmieri appuntamento con “Il lavoro dell’attore su Altro“, un laboratorio di drammaturgia a cura di Rita Frongia. «Dove altro è l’altro, ma è anche un altrove, è un altrimenti, talvolta persino un al di là. Un laboratorio dove si recita e si ragiona sul recitare. Sarà possibile approfondire un materiale grezzo che si ha in testa o fra le mani, oppure arrivare nudi e crudi (si fa per dire) e io vi proporrò dei materiali da indagare sulla scena. Quindi…o il gioco lo portate voi o lo trovate sul posto. Ecco, è un laboratorio per attori giocatori. Per dirla in breve, è un laboratorio sulla sempre contemporanea arte del recitare», spiega Rita Frongi.

Domenica 12 novembre (ore 19 –  ingresso 12 – riduzioni 10/6 euro) la compagnia modenese Drama Teatro presenterà, in prima regionale, Era meglio Cassius Clay per la drammaturgia di Rita Frongia con Angel AntoniniGianluca Balducci e Stefani Vercelli. Non possiamo rivelare la trama della commedia, non gioverebbe al pubblico, possiamo dire che ci sarà una festa e che i personaggi principali sono tre: Jimmy, ex pugile; Tex, ex promessa del pugilato; Clara, ex attrice, ora animatrice di feste per bambini. Clara viene ingaggiata come animatrice di feste per bambini da Tex che vuole fare un regalo a Jimmy. Clara si ritrova in un luogo che non sembra propriamente una casa e… – Ops, ma i bambini non ci sono! Una festa può rivelarsi la più triste delle situazioni ma l’arte della commedia farà in modo che ciò che ha peso rimanga nascosto, come le nocche dei pugili sotto le garze.

Domenica 26 novembre (ore 19 –  ingresso 12 – riduzioni 10/6 euroPrincipio Attivo Teatro presenterà, per la prima volta a Lecce, Preghiera del Mattino, un testo scritto da Valentina Diana per la regia di Giuseppe Semeraro con Silvia Lodi. «Ogni mattino, nella tradizione ebraica, si ringrazia il Signore, re del mondo, per molte cose importanti. Uno di questi ringraziamenti prevede una formula diversa se a pronunciarla è un uomo o una donna. L’uomo ringrazia il Signore per non averlo fatto nascere donna, la donna abbozza, nella preghiera dice: grazie per avermi fatta nascere “secondo la tua volontà”», spiega Valentina Diana. «La donna nell’Antico testamento spesso non ha neppure un nome e spesso subisce torti o violenze che vengono riferiti senza soffermarcisi troppo, come fatti accessori o inevitabili. Come se il messaggio, il senso alto, reclamassero qualche piccolo sacrificio, qualche piccolo torto di servizio, in nome di qualcosa di più grande e più importante, che non può avere occhi e attenzione per tutti. Ho pensato che fosse bello allora, dare voce a quelle donne seminascoste, a quei personaggi un po’ in disparte, per illuminarne, almeno un po’, la sorte. La Bibbia, questa volta, servirà a farci riflettere su realtà marginali e vite semicancellate, appena intuibili, come troppo spesso accade nella realtà».

Domenica 10 dicembre (ore 19 –  ingresso 12 – riduzioni 10/6 euro) con l’attore pugliese Michele Sinisi che porterà sul palco Amleto, spettacolo da William Shakespeare prodotto da Elsinor e Progetto Farsa. Amleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. I fatti, i personaggi, sono caduti davanti ai propri occhi e malgrado il suo volere e i suoi desideri deve confrontarsi con questi e prendere delle decisioni. La tragedia sta nel fatto che deve comunque risolvere la sua storia da solo, deve stare lì a parlare con personaggi assenti. Polonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude, l’attore della compagnia girovaga, non ci sono o forse non sono arrivati. Solo le sedie gli fanno compagnia. L’unica presenza reale è il fantasma del padre che in quanto tale lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo.