VINCE BOLOGNA, NARDÒ AL QUARTO TONFO DI FILA

VINCE BOLOGNA, NARDÒ AL QUARTO TONFO DI FILA

Quarto tonfo consecutivo per Hdl Nardò Basket, che chiude senza punti il ciclo terribile di questo inizio di campionato. Anche contro Flats Service Fortitudo Bologna non mancano la volontà e stavolta anche discrete percentuali al tiro, ma la Effe domina in difesa e sotto al tabellone, mettendo in vetrina i soliti Aradori (22 punti) e Ogden (21). Granata meglio di altre occasioni (citazione d’obbligo per Parravicini, autore stasera di 18 punti), ma troppo distanti da un avversario di altro livello.
Alla palla a due Toro in campo con Parravicini, Latorre, Smith, Stewart e Iannuzzi. Partita subito equilibrata e godibilissima con botta e risposta continui tra le due squadre. La doppia tripla di Smith in avvio è il primo, confortante, segnale della serata. Ogden e Aradori i migliori di Bologna, che talvolta sembra soffrire la difesa ad altissima intensità dei granata. Nardò senza alcun timore, entrano bene anche Maspero (che tartassa Panni) e Ferrara (da vice Iannuzzi). Il quarto si chiude con la bomba di Maspero e l’avvitamento vincente di Iannuzzi per il 20-18 finale. Nardò c’è.
La seconda frazione è aperta da Nikolic che sbarra la strada ad Aradori in penetrazione e dalla ripartenza di Ferrara che chiude a canestro da sotto. Fortitudo non si scompone, il match è tiratissimo. Ogden sbaglia un passaggio un tantino ambizioso e Caja vorrebbe mangiarselo, Stewart li punisce con i due punti del 29-29 e poi con una bomba poco dopo. È un Nardò convincente sin qui, forse il migliore della stagione, nel contesto di una partita molto bella. Fantinelli, Conti e un letale Ogden, però, costruiscono il mini allungo della Effe (+8), con la complicità dei ragazzi di Di Carlo, imprecisi in un paio di frangenti. Si va al riposo sul 35-44.
Il nuovo, massimo, vantaggio Fortitudo (+10) è la prima, cattiva, notizia del terzo quarto. Bologna alza il muro in difesa e fa lievitare Aradori, ma Parravicini trova la tripla dall’angolo che forse tiene Nardò in scia. In campo c’è Nikolic, che con Smith guida una piccola reazione del Toro (-5). Un’illusione, perché Panni ne infila due da tre e gli ospiti vanno a +12 a 120 secondi dalla fine della frazione. La compagine di Caja inizia a mettere lentamente le mani sulla partita. 53-67 è il bilancio numerico a 3/4 del cammino.
A Nardò servirebbe un capolavoro. Ma Fortitudo non concede nulla in difesa e Freeman estrae dal cilindro due magie che lasciano di stucco i 1000 del Pala San Giuseppe. Non manca la volontà nei ragazzi di Di Carlo, ma il muro felsineo è altissimo e sotto il tabellone non c’è partita. Il lato granata del tabellone si muove quasi solo con i liberi. A 6′ 42″ dalla fine Bolpin segna da tre, lo imita poco dopo Aradori, la strada è segnata (+21 ospite). I granata si sciolgono più rapidamente del previsto. Il divario si allarga, probabilmente su lunghezze troppo severe per La Torre e compagni. Un film già visto, purtroppo, con Nardò un po’ corto nelle rotazioni e sulle gambe nel finale (Parravicini mette un piccolo ombrello sulla grandinata bolognese con quattro canestri da lontano). Termina 79-97, per il Toro è notte fonda. Ma con la fine dei quattro impegni quasi impossibili, domenica può iniziare un altro campionato.