CENTRO PORSCHE NARDÒ, DIETROFONT SU ALCUNI ESPROPRI

CENTRO PORSCHE NARDÒ, DIETROFONT SU ALCUNI ESPROPRI

PAGLIARO: “AVEVAMO RAGIONE: DELIBERA DA REVOCARE E PIANO DA RIVEDERE”

“Il dietrofront di Porsche sugli espropri di alcuni suoli per l’ampliamento del Centro Tecnico di Nardò conferma la fondatezza dei miei dubbi sull’intero piano, e sugli espropri in particolare. A fine settembre ho presentato un’interrogazione urgente in cui contestavo il presupposto della pubblica utilità per un’opera privata. Sono dalla parte dei proprietari che chiedono giustizia e denunciano il mancato coinvolgimento nei piani dell’azienda e della Regione. Tutto fatto sulle loro teste, senza consultarli, senza informali delle procedure in corso. Chiedo dunque di annullare la delibera sugli espropri e di procedere con trattative private con chi è disposto a vendere i suoi terreni, purché la vendita non sia imposta come alternativa all’esproprio. Requisire ben 351 ettari fra Nardò e Porto Cesareo come provvedimento d’imperio avallato dalla Regione, senza interpellare i proprietari dei suoli da acquisire e senza accordi preventivi equivale ad un’imposizione dall’alto, ignorando i danni che questo avrebbe comportato, fino alla chiusura di importanti realtà produttive. Da qui la legittima opposizione di alcuni proprietari e la mia interrogazione al presidente Emiliano e agli assessori competenti, Delli Noci e Palese, per chiedere di bloccare le procedure di esproprio. Ora l’Asset, l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, scrive ad alcuni proprietari che si sono opposti agli espropri che il piano verrà rimodulato per escludere le loro aziende e i loro terreni. Dunque, riconosce le loro ragioni e ammette che la geografia degli espropri va rivista per difetto di approfondimento a monte, perché ci sono stati errori di valutazione. Visto questo macroscopico pasticcio che oggi stanno provando a rimediare, è evidente che la pianificazione è stata fatta alla cieca, sulla cartina, senza rendersi conto di quello che andavano ad espropriare, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Non ho mai messo in dubbio il valore e l’importanza del piano di investimenti messi in campo da Porsche, ma ho evidenziato la necessità di concertare le scelte che incidono sulla vita e sullo sviluppo del nostro territorio. Anche l’ex vice sindaca del comune di Porto Cesareo, Anna Peluso, ha contestato pubblicamente la regolarità degli espropri, e ha pagato quest’atto di coraggio con la revoca ingiustificata del suo incarico. A lei ribadisco piena solidarietà e, alla luce di questi sviluppi, chiedo che torni subito a ricoprire l’incarico che ha dimostrato di meritare, difendendo gli interessi della sua comunità.
E chiedo di far luce anche sulle compensazioni annunciate che – lo ribadisco – a noi sembrano solo un espediente per giustificare la pubblica utilità: la vaga promessa di una riforestazione delle aree verdi incluse nella superficie da espropriare, mentre di certo c’è il numero degli ettari che verranno disboscati; la realizzazione di un centro di prevenzione incendi del quale non si chiariscono ruoli e competenze rispetto ai compiti dei vigili del fuoco; la realizzazione di un hub per l’elisoccorso che dovrà assicurare il servizio h24 a spese della Regione, anche per il personale di volo e di terra, e che non si capisce come potrà assicurare interventi salvavita con i problemi logistici e di traffico che ci sono. Il paziente elitrasportato che atterri nel centro collaudo di Nardò dovrà essere trasbordato su un’ambulanza e da lì percorrere 27 chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino di Copertino, o 39 chilometri per arrivare all’ospedale di Lecce, oltretutto con strade strette e non lineari, intasate dal traffico in estate.
Sulla revoca della delibera di esproprio e su tutti gli aspetti poco chiari del piano che ho evidenziato nella mia interrogazione, mi aspetto che la Regione risponda con urgenza”.

PAOLO PAGLIARO