La musica rigenera, cura, emoziona; accresce il senso identitario delle comunità e le avvicina tra loro. Con questo spirito anche Lecce è pronta a vivere “Notti sacre”, rassegna musicale da tempo appuntamento di grande successo nel centro storico di Bari. Per la prima volta nel capoluogo salentino, infatti, tre concerti a tema: domani (26 settembre), il 3 e il 9 ottobre presso il Duomo di Lecce (ore 20).
Organizzata da Vallisa Cultura con ArtWork, Arcidiocesi di Lecce e Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con Fondazione “Splendor Fidei” – media partner Portalecce – la rassegna propone, nel primo appuntamento di domani (martedì 26 settembre), l’esibizione dell’orchestra barocca “Santa Teresa dei Maschi”, con all’organo Carlo Barile e direzione di Sabino Manzo; in programma i Concerti per organo op.4. di Handel. Con il secondo appuntamento – martedì 3 ottobre – saranno di scena invece i giovani cantori e orchestrali del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli, uniti al coro Dilectamusica, per eseguire il Requiem in do minore per orchestra e coro di Cherubini, diretti dal maestro Donato Sivo; maestri del coro Luca Buzzavi e Vincenzo Damiani.
Dopo l’anteprima assoluta di Bari, invece, il terzo e ultimo appuntamento della rassegna sarà la Messa di Requiem per voci e organo di Nino Rota, scritta dal compositore milanese all’età di 12 anni per la morte del padre e finora mai eseguita. L’appuntamento prevede anche la presenza di giovani cantori provenienti dal Conservatorio “Niccolò Piccinni” e dall’Università di Bari, da “Florilegium Vocis” e dalla Polifonica barese “Biagio Grimaldi”, oltre che dal coro “Harmonia”: in scena un centinaio di cantori sotto la guida del maestro Sabino Manzo. Direttore dell’ensemble, per l’occasione, sarà il maestro americano Jonathan Hirsch. All’organo Annarosa Partipilo.
Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti).
Spiega l’Arcivescovo di Lecce Michele Seccia: “Questa manifestazione musicale sacra, per la prima volta, arriva nella nostra Città e, in particolare, nella nostra Cattedrale metropolitana. La bellezza del barocco e le modulazioni dei ricami degli scalpellini ben si armonizzano con i concerti che quest’anno vengono offerti alla gente laboriosa del Salento, terra ricca di bellezze architettoniche, artistiche e naturali che ben si sposano con la promozione della cultura e della civiltà cristiana”. La sensibilità musicale dei salentini, aggiunge Seccia, “espressa da artisti di fama nazionale e internazionale come il nostro Tito Schipa, meritava la presenza di questa prestigiosa rassegna. Auguro a tutti che, sotto il Cielo stellato della Città, si possa elevare il cuore e l’animo degli ascoltatori, fruitori attivi di armonie che attraversano i cieli e giungono al Signore di ogni bontà e bellezza”.
“Una fede che non si fa cultura non è una vera fede”, aggiunge don Antonio Parisi, direttore artistico e responsabile di “Notti Sacre”. “Iniziamo quest’anno una collaborazione con ArtWork; mettiamo insieme la nostra esperienza artistica di tredici festival di “Notti Sacre” nelle chiese di Bari vecchia e l’esperienza organizzativo-logistica sviluppata dalla cooperativa sociale ArtWork nella città di Lecce. Grazie anche alla collaborazione tra le due Diocesi di Bari-Bitonto e Lecce, finalmente possiamo guardare avanti e sviluppare per i prossimi anni una collaborazione a 360 gradi per realizzare eventi artistici di rilievo e proporre un’offerta culturale di alto livello che attiri i turisti, permettendo loro di nutrire il corpo, la mente e lo spirito”.
“La nostra Fondazione, d’altronde, nasce proprio con quest’intento: valorizzare i beni ecclesiastici anche grazie al loro aspetto culturale”, spiega ancora monsignor Antonio Montinaro, responsabile della Fondazione “Splendor Fidei”. “Ringrazio don Antonio Parisi per gli eventi che oggi presentiamo e per averci coinvolto nell’organizzazione della rassegna barese”, aggiunge Paolo Babbo, presidente di ArtWork. “Può sembrare un particolare insignificante, invece apre la strada ad un percorso di integrazione di iniziative culturali che può costituire un ulteriore elemento di interesse e soddisfazione delle esigenze dei tantissimi visitatori che, arrivati in Puglia, devono sentirsi coinvolti da servizi e iniziative globali”.