Domenica 24 settembre (ore 20 – ingresso 3 euro) è invece il giorno di Nicolas Bernier, artista multidisciplinare canadese, che porta alle Officine Cantelmo l’opera che lo ha consacrato sui palcoscenici dei più importanti festival internazionali: “Frequencies”. È uno studio sulla generazione di suoni basici sviluppato per mezzo di una serie di diffusori multiuso, che ruota attorno alla dicotomia puro/impuro e si declina in tre parti: acustico, digitale ed elettronico. Sequenze di suoni sintetici si intrecciano con luci sincronizzate attraverso piccole strutture acriliche dalla purezza cristallina, producendo così un coinvolgente soundscape. Suono e luce irrompono all’interno delle strutture creando uno spettacolo dal grande impatto visivo. Anche la seconda serata partirà alle 20 con Rizoma e proseguirà con Hunt di Jacopo Cenni, performance realizzata grazie alla commissione da parte de La Biennale di Venezia – CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale. Il cuore della performance è l’interazione tra i suoni elettronici e le luci reattive che dialogano attraverso un complesso lavoro di programmazione informatica. Lo spettatore viene immerso in un’intima atmosfera musicale creata da un sistema ottofonico che prevede la collocazione di speaker anche sotto le sedie dei fruitori.
A ottobre e novembre, dopo le prime due date salentine, il MA/IN proseguirà e concluderà il suo percorso in Basilicata. Prima tappa (20-21-27-28 ottobre) nel Cineteatro Don Bosco di Potenza con MDI Ensemble, esperienza di livello internazionale che collabora con alcuni dei più grandi compositori viventi ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere; la prima assoluta di “Harry Smith at 100” dell’artista londinese Scanner che presenta un’opera musicale basata su un’ampia selezione dei film dell’eccentrico regista sperimentale, grafico, bohémien, antropologo americano; la rielaborazione elettroacustica di Alberto Barberis, Rajan Craveri e Bera Romairone dell’oratorio San Giovanni Battista (1675) di Alessandro Stradella, attraverso l’elaborazione di campionamenti audio e la creazione di un visual particellare 3D, che supporta e sostiene la metamorfosi sonora dei materiali antichi e del percorso narrativo (venerdì 20 e sabato 21 ottobre); la Disordinata storia dell’elettronica, lezione/concerto di Alberto Maria Gatti; Slate Petals di Ljuba Bergamelli (voce), Zeno Baldi (composizione, live electronics) e Jacopo Cenni (live electronics, luci) e l’attesa esibizione dell’artista giapponese Ryoichi Kurokawa con un concerto audiovisivo che indaga il rapporto tra natura e agire umano da una prospettiva architettonica (venerdì 27 e sabato 28 ottobre). Da giovedì 9 a sabato 11 novembre a Matera il Festival si concluderà con le due serate di “Audiovisual session” nel cinema “Il Piccolo” con dodici opere di artiste e artisti da Italia, Cina, Grecia, Stati Uniti, Estonia, Regno Unito, Messico, e la presentazione nel Cineteatro “Guerrieri” di Echoic Memory di Spaziomusica, sulla relazione tra memoria e suono, e di Electropolis, rielaborazione di un film muto sonorizzato dal vivo dagli studenti Liceo Musicale Tommaso Stigliani, frutto di un laboratorio musicale realizzato da LOXOSconcept.