“COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA”: DAL 20 AL 22 SETTEMBRE 2023 A LECCE IL CONVEGNO DELL’ASSOCIAZIONE “HYPERNIETZSCHE”

“COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA”: DAL 20 AL 22 SETTEMBRE 2023 A LECCE IL CONVEGNO DELL’ASSOCIAZIONE “HYPERNIETZSCHE”

Dal 20 al 22 settembre 2023 è in programma a Lecce il convegno dedicato a “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche, organizzato dall’Associazione “HyperNietzsche” in collaborazione con l’Università del Salento, e in particolare con il Dipartimento di Studi umanistici e il dottorato internazionale in “Filosofia: Forme e Storia dei saperi filosofici”.

“HyperNietzsche” è un gruppo di ricerca internazionale dedicato all’interpretazione e all’edizione dell’opera di Nietzsche e concepito come luogo di incontro e di discussione per studiosi/e di diversi Paesi e di diverse scuole (sito web: http://www.hypernietzsche.org/); il convegno dei prossimi giorni è la quarta “Biennale Nietzscheana” promossa dall’associazione, ed è stata organizzata dalla professoressa Maria Cristina Fornari, docente di Storia della filosofia a UniSalento e componente di “HyperNietzsche”. L’evento gode del patrocinio e del sostegno, tra gli altri, del Comune di Lecce, dell’ITEM/CNRS di Parigi, dell’Università Nova di Lisbona e della Banca Popolare Pugliese.

I lavori si apriranno il 20 settembre alle ore 9 nella sala conferenze del Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce), proseguiranno il 21 settembre nella sala conferenze del MUST (via degli Ammirati 11, Lecce) e si chiuderanno il 22 settembre nella sala conferenze dell’ex Conservatorio “Sant’Anna” (via Santa Maria del Paradiso 8, Lecce); 28 i relatori e le relatrici che, per temi, approfondiranno sia “Così parlò Zarathustra” in generale che nelle sue varie parti, che in relazione alla sua fortuna/ricezione.
«Friedrich Nietzsche considerava quest’opera tra le sue più significative, anche dal punto di vista stilistico», sottolinea la professoressa Maria Cristina Fornari, «A distanza di 140 anni, è un lavoro che continua a suscitare interesse non solo tra gli/le specialisti/e, ma anche nel pubblico più ampio appassionato di filosofia».