La cancellazione da parte di ITA del volo delle 11.15 per Roma spaventa il territorio salentino e il tessuto imprenditoriale dello stesso che da oggi si sente più solo. Considerato un volo di fondamentale importanza verso la Capitale, gli imprenditori salentini saranno costretti a rivedere e ripensare le attività utili anche all’esportazione del prodotto Made in Salento.
A cascata i problemi aumenteraano sempre di più perché la perdita dell’ennesimo collegamento nazionale rischia di far lievitare i costi dei biglietti, già alle stelle per i rincari energetici in atto. La diminuzione delle tratte inevitabilmente farà alzare i prezzi dei biglietti rendendo la mobilità sempre più difficoltosa e costosa per l’utenza.
Si parla spesso di destagionalizzazione per il territorio salentino, ma le scelte operate dai vettori nazionali vanno in tutt’altra direzione, isolando una terra che vive del suo splendore solo nel periodo estivo. Molti flussi turistici, per assenza di voli strategici, potrebbero essere dirottati su Bari danneggiando anche nei numeri gli arrivi nel Salento, visto che aree di interesse come Ostuni o quelle del tarantino potrebbero privilegiare l’arrivo nell’Aereoporto del Salento.
