Chi lavora ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Così recita la nostra Costituzione, eppure in Italia i casi di sfruttamento sul lavoro sono all’ordine del giorno.
Nel nostro Paese sono più di tre milioni e mezzo le persone che, pur lavorando, versano in uno stato di povertà relativa. In Parlamento è in discussione una proposta di legge a prima firma del presidente M5S Giuseppe Conte, condivisa con le forze politiche di opposizione, per l’introduzione del salario minimo, che mira a rafforzare la contrattazione collettiva, contrastando i contratti ‘pirata’, le false imprese, le false cooperative e le esternalizzazioni finalizzate a sottopagare i lavoratori, con la previsione, altresì, di una soglia legale, anche per i lavoratori parasubordinati e gli autonomi, al di sotto della quale non si può scendere. In queste settimane è in corso una campagna di raccolte firme per la petizione a sostegno della citata proposta di legge, che sta avendo ampio riscontro tra i cittadini.
Di tutto questo, e dell’impatto positivo sulla produttività e sull’economia che la misura potrebbe avere, si parlerà nel corso dell’evento che si terrà sabato 16 settembre a Lecce, dalle 18.30 alle 20.30, presso l’Open Space di Palazzo Carafa in Piazza Sant’Oronzo, a cui parteciperanno anche l’ex Presidente Inps Pasquale Tridico e il già Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Sarà un’utile occasione per illustrare l’iniziativa legislativa e rispondere alle domande riguardanti la misura proposta”. Così in una nota i Coordinatori provinciale e regionale M5S, Iunio Valerio Romano e Leonardo Donno.