Presentato il progetto per l’adozione del Piano del Cibo
È stato presentato questa mattina a Palazzo Carafa il progetto “Cibo Comune”, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso Puglia Partecipazione 2022, curato dal Ce.F.A.S., con il partenariato degli enti sottoscrittori del protocollo per la Food Policy della città di Lecce: Slow food Lecce, Oltre Mercato Salento e Comune di Lecce.
Il progetto è finalizzato all’adozione del Piano del Cibo della Città di Lecce, ovvero di un documento strategico che indichi gli orientamenti, le linee guida e le azioni necessarie a garantire ai cittadini leccesi un’alimentazione sana, sostenibile, prioritariamente di produzione locale ed alla conseguente istituzione del Consiglio del Cibo, composto da cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni, attori del settore ittico-agro-alimentare. Il Piano sarà frutto di un percorso partecipativo, preceduto dalla mappatura degli stakeholder e da due dibattiti pubblici sul tema “Lecce: Cibo, territorio e sostenibilità”, le cui date di svolgimento saranno annunciate a settembre.
La fase partecipativa del progetto “Cibo comune” si articolerà in sei workshop partecipativi nell’ambito dei quali saranno attivati tavoli di discussione su tematiche specifiche: “Cibo è salute”, con destinatari le realtà e i professionisti che lavorano per promuovere la dieta sostenibile e le corrette scelte alimentari si terrà presso la sede dell’Ordine dei Medici il 2 settembre alle ore 9.00; “Cibo è conoscenza e consapevolezza”, con destinatari organizzazioni dei consumatori, gruppi di acquisto solidale, si terrà in Piazzale Cuneo l’8 agosto dalle ore 17; “Cibo è educazione”, con destinatari gli istituti scolastici che saranno coinvolti nel processo tramite la promozione di un concorso per la definizione del logo della food policy della città di Lecce si terrà presso l’Istituto agrario Presta Columella il 16 settembre dalle ore 9.00; “Cibo è inclusione”, con destinatari organizzazioni operanti nel settore dell’agricoltura sociale o dell’accoglienza (Cas, SAI, comunità di migranti) si terrà il 21 settembre (orario da definire) in Piazzetta Balsamo; “Cibo è territorio”, con destinatari i produttori locali del cibo, distributori e trasformatori, le associazioni di categoria e di tutela del territorio si terrà presso il Parco Tagghiate Urban Factory di Via dei Ferrari il 30 settembre dalle 18; “Cibo è circolarità”, con destinatari associazioni di recupero del cibo, riuso e riciclo, l’ultimo appuntamento, si terrà ai Teatini.
Contestualmente sarà attivato un percorso partecipato rivolto ai bambini da realizzare con la tecnica del photovoice negli istituti scolastici. Al termine del progetto suggestioni, indicazioni e proposte emerse dal percorso partecipativo confluiranno nel Piano del Cibo, che sarà adottato dal Comune di Lecce.
«La sostenibilità dei sistemi alimentari è un tema globale sul quale ci misuriamo come comunità, facendo la nostra parte – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – Perché ognuno deve rendersi protagonista di un cambiamento possibile nel segno della riduzione degli sprechi, dell’inquinamento, della tutela della salute individuale e pubblica. Giungere in città all’adozione di un Piano del Cibo, con l’obiettivo di promuovere e sostenere stili e consumi alimentari salutari e sostenibili, è un impegno che vede impegnata la nostra amministrazione».
«Come Comune abbiamo raccolto una sfida che ci è stata presentata dai partner – dichiara l’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio – e abbiamo avviato un ragionamento sul cibo. Abbiamo coinvolto una serie di altri partner che si occupano della filiera produttiva alimentare, della filiera dello sport, del benessere, dei corretti stili di vita, della salute, per affrontare un lavoro che ha come obiettivo in particolar modo un’attività educativa rivolta ai ragazzi e alle ragazze delle scuole che consideriamo un investimento sul futuro. Oggi entriamo nel secondo step di questo percorso, presentando una serie di azioni che partiranno da settembre e ci porteranno alla costituzione del Consiglio del Cibo».
«Le scelte che compiamo ogni giorno attraverso la scelta del cibo hanno un impatto importantissimo su molti aspetti: dalla salute all’ambiente, alla giustizia sociale – dichiara Sergio Longo della Condotta Slow Food di Lecce – Viviamo in un pianeta abitato da 8 miliardi di persone, produciamo cibo che sarebbe sufficiente per nutrire circa 12 miliardi. Nonostante ciò, sulla Terra vivono un miliardo di persone malnutrite e denutrite. Il surplus di produzione alimentare genera impatti ambientali nel momento in cui viene prodotto e ulteriori impatti nel momento in cui deve essere smaltito. Viviamo in un sistema che ha bisogno di essere governato meglio, orientando le scelte di produzione e di consumo verso una maggiore consapevolezza, restituendo al cibo una centralità nel senso della comunità della produzione locale, della produzione di impatto ambientale minore, della tutela della salute soprattutto dei giovani e dei ragazzi».
«Il cambiamento che con questa iniziativa vogliamo accelerare è frutto di una urgenza reale e non di un vezzo – dichiara Virginia Meo di Oltremercato – Noi abbiamo voluto unire tre associazioni differenti con storie differenti che lavorano sul tema del cibo e della sovranità alimentare perché riteniamo che nella città di Lecce ci siano energie positive che possono esser messe in rete per costruire politiche locali differenti. Salute, cultura ambiente sviluppo inclusione sono le parole chiave di un percorso che riguarderà tutto e tutti, parlando alle imprese, ai cittadini, alle scuole, alle associazioni».
«Nei prossimi sei mesi seguiremo un percorso il cui obiettivo è l’istituzione del Consiglio del cibo, un aggregato di cittadini aziende imprese associazioni che si siederanno con l’amministrazione per definire insieme le strategie per i prossimi anni legate alle politiche del cibo – dichiara Fabrizio Chetrì di Ce.F.A.S.– Saremo in città con eventi informativi legati a temi come la circolarità, la salute, il benessere fisico e lo sport, l’inclusione e workshop partecipativi su temi e strategie del Piano del cibo».