Sabato 17 e domenica 18 giugno con il convegno “Saving hope: theatrical artivism in spaces of conflict” nella sede del prestigioso Grotowski Institute a Breslavia (Wroclaw) in Polonia si concludono le attività di “Theatre and Conflict“, seconda delle tre residenze eco-artistiche internazionali di Antigone’s Pride – Performing Society. Anche in questa nuova tappa, il progetto internazionale della compagnia salentina Astràgali Teatro, selezionato nell’ultima call del programma Creative Europe, promosso dall’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura dell’Unione Europea, ha proposto infatti la performance internazionale, multilingue e site-specific “Cantica Antigonae – Antigone’s Cantica” guidata da Fabio Tolledi (direttore artistico di Astràgali Teatro, vice presidente per l’Europa del network mondiale e presidente del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – Unesco) e un ricco programma di masterclass, sessioni di coworking tra artisti ed esperti di realtà aumentata, attività eco-artistiche rivolte agli artisti, in particolare ai migranti e alla comunità, che combinano azioni artistiche nella natura, patrimonio interculturale, cittadinanza attiva, partecipazione, convivialità. Compagni di viaggio di Astràgali Teatro in questo progetto sono l’Università del Salento (Dipartimento di Ingegneria – Laboratorio di Realtà Virtuale e Aumentata), la Fondazione di danza “Alicia Alonso” dell’Università di Madrid “Rey Juan Carlos” (Spagna), il Theatro Tsi Zakythos (Grecia) e il Grotowski Institute (Polonia). Dopo Spagna e Polonia, dal 30 giugno al 12 luglio si lavorerà nel Salento con la residenza conclusiva e vari eventi aperti al pubblico tra il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio di Lecce e la Riserva naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine di Vernole.
Dopo una prima messa in scena in Spagna, venerdì 16 nel Parco naturale sulla riva del fiume Odra nelle vicinanze del Na Grobli Studio di Breslavia, è stata proposta una nuova versione della performance “Cantica Antigonae – Antigone’s Cantica” che coinvolge un gruppo di attori e artisti (Ermelinda Bircaj, Luna Amelia Calvo Merino, Ioanna Kapodistria, Mehrzad Kateb, Carla Mazzarrota López, Matteo Mele, Niyayesh Nahavandy, Marta Pilarska, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Nadzeya Sheibak, Walentyna Sizonenko, Khouloud Thabet, Sanna Toivanen, Daniel Villa Fino) supportati da studiosi e ricercatori (Alberto García Castaño, Luis Llerena Díaz, Jarek Siejkowski) e dalle operatrici dell’AVR Lab dell’Università del Salento (Carola Gatto, Sofia Chiarello, Giada Sumerano).
“Theatre and Conflict” si chiuderà sabato 17 e domenica 18 giugno al Grotowski Institute, una tra le istituzioni teatrali più importanti e prestigiose al mondo, che raccoglie e sviluppa l’eredità del regista teatrale polacco Jerzy Grotowski, con le attività del convegno internazionale “Saving hope: theatrical artivism in spaces of conflict”, con la partecipazione di artisti internazionali che operano nell’ambito del teatro nei luoghi di guerra e di conflitto. Interverranno Sophie Bertrand Besse di PsycheDelight Theatre Company (UK), la regista indipendente Einat Weizman (Israele – Palestina), Rawand Arqawi di Fragmebts Theatre (Palestina), Abdulrahman Ibrahim Ali del Theatrical Rehabilitation Centre di Koma Şano (Siria – Rojava), Muhyiddin Arslan del Komîna Şano Afrin – Creators of Hope (Siria – Rojava), Mihaela Drăgan di Giuvlipen (Romania), Thevannath Thevanayagam del Muttam – Active Theatre Movement (Sri Lanka), Anina Jendreyko dal Volksbühne Basel (Svizzera|Iraq|Siria), Artem Vusyk del Nafta/Varta (Ucraina), Oksana Dmitrieva e Olga Dorofieieva del Kharkiv Academic Puppet Theatre (Ucraina). Inoltre sabato sarà proiettato il film “Syndrom Hamleta – The Hamlet Syndrome” di Elwira Niewiera e Piotr Rosolowski (Germania|Polonia|Ucraina), film che ritrae la giovane generazione ucraina segnata dalla guerra e dagli sconvolgimenti politici dal 2014, e sarà proposta l’istallazione/performance “Border” di Olena Matoshniuk, Antonina Romanova, Monika Wachowicz (Polonia/Ucraina). Domenica, infine, si alterneranno anche le presentazioni artistiche “Umbrella of Hope” e “Shadows” di Koma Şano (Syria/Rojava), “Theatre of Pain in Northern Sri Lanka” di Muttam/Active Theatre Movement (Sri Lanka), “Ay Kash – If Only: Under the starry afghan sky collective (Afghanistan)” di Cosmino Productions (Germania / UK).
La dimensione interculturale ed ecologica del progetto partito nell’estate 2022 è volta a fornire strumenti per affrontare la crisi sociale ed economica degli ultimi anni che ha costretto artisti e industrie culturali e creative a ridurre drasticamente, e in alcuni casi ad interrompere, la mobilità fisica e l’interconnessione corporea tra culture, saperi e linguaggi artistici che sono alla base delle collaborazioni culturali europee. Il cuore del progetto, come detto, sono le Eco-Arts Residences tematiche, ospitate in tre parchi naturali. La figura di Antigone è al centro delle riflessioni e delle pratiche artistiche, che svilupperanno un’ipotesi di ecologia teatrale connessa alla ricerca e alla sperimentazione di nuove forme di performance site-specific nella natura.
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Negli ultimi vent’anni, sono stati quattordici i progetti di Astràgali teatro finanziati dall’Unione Europea, prima con il programma Culture (2000/2006 e 2007/2013) e ora con Creative Europe: The body of art (2002), Dionysos’ traces – the ports of the Mediterranean (2003), War Theatres – Practices for peace (2005), Ulysses’ routes – For a critique of a violence (2006), Front/frontiers – Dynamics of the inclusion of the other in theatre (2008), Roads and desires – theatre overcomes frontiers (2012), H.O.S.T.- Hospitality, Otherness, Society, Theatre (2012), Songs of my Neighbours (2015), Walls – separate worlds (2015), Theatrum Mundi (2016), Legends on circular Ruins (2018), Genius Loci (2020) e Antigone’s Pride – Performing Society (2022). Già nel 2006 Astràgali Teatro ha ricevuto un riconoscimento ufficiale di “buona pratica” da parte della Commissione Cultura dell’Unione Europea, nel volume Crossing Borders, Connecting Cultures – The EU Culture Programme 2007-2013. Da allora la compagnia ha saputo portare avanti la sua pratica, che la contraddistingue in tutto il mondo, interpretando le nuove esigenze che le politiche culturali europee perseguono per il futuro del continente.